Dal centro di Bolzano fino a Sant'Antonio di Caldaro. Faceva parte delle ferrovie elettriche locali, che furono spazzate via dalle corriere della SAD dopo la WW2. Un vero peccato!
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La "Lokomotive Nr. 1851-Südbahn-Reihe 32d1" nel 1898, anno di inaugurazione della linea.
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Il treno era composto di due carrozze con cassa in legno a due assi delle quali la prima era motorizzata. Sembra più un tram che un treno. Sul tetto erano presenti due archetti, uno dietro l’altro: entrambi erano in presa. |
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Nel 1934 "...con la messa in opera del trifase, le elettromotrici subiranno alcune variazioni: al posto degli archetti sarà installato un pantografo classico, e soprattutto, dalla stazione di Bolzano fino al bivio Oltradige verrà posata una terza rotaia a lato dei binari per evitare interferenze tra l’alimentazione del trenino e la linea elettrica delle FS. La terza rotaia sarà protetta da un’incastellatura di legno per evitare il pericolo di contatti accidentali." |
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"La motrice dopo la sostituzione degli archetti con il pantografo. A lato si può notare la terza rotaia, protetta da una incastellatura di legno, e a fianco della motrice si vedono scendere le protezioni per il contatto. Si nota anche come la linea aerea sia appena passata dalla trifase alla continua: sono rimasti i pali della trifase ma il filo é uno solo." Qui una rara immagine a colori della “vacca di Caldaro”, poco prima della sua dismissione. La linea aerea nella stazione di Bolzano è ormai quella attuale. |
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Una delle due motrici diesel ex FEAR dopo la cessione alla SNFT. Dopo la fine del servizio passeggeri, il servizio merci era proseguito fino al 1971. |
👉La linea era stata ereditata dall’Austria al termine della prima guerra mondiale e fino al 1923 è stata gestita dalle FS, poi è subentrata una società locale, la Società Anonima Ferrovia Transatesina (SAFT).
👉Nel 1960 la compagnia verrà unificata con la FEAR e il nome cambiò da “Ferrovia Elettrica dell’Alto Renon” in “Ferrovie Elettriche ed Autoservizi Riuniti”. Tre anni dopo cesserà il traffico passeggeri sulla linea di Caldaro e la FEAR acquisirà anche due piccole motrici diesel per movimentare i merci.
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Il tracciato della Bolzano-Caldaro evidenziato in una mappa costruita su base-dati GIS dal fotografo trentino Alessandro Ghezzer. Si vede anche una parte del tracciato della Dermulo-Mendola. |
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