Mentre a Roma la "dolce vita" impazzava, il nuovo Grand Hotel Bristol calamitava i vipparoli del dopoguerra verso le rive del Passirio.
Manifesto pubblicitario. Merano era anche tappa di tutti i raduni au- tomobilistici targati Lancia, Fiat e Alfa Romeo. La Dolce Vita meranese non aveva nulla da invidiare a quella romana. |
Il nuovo Bristol era strettamente legato alle vicende dell'ippodromo. Tra i clienti, tutte le famiglie dell'industria italiana, ma anche molti nobili e altrettanti sportivi.
👉Venne aperto dall'armatore genovese Arnaldo Bennati nel 1954, e fu inaugurato dal futuro Papa Roncalli e da Sofia Loren. Era il 10 agosto del 1954. Arnaldo Bennati era arrivato a Merano dopo la guerra, per curare il figlio malato. Prese in gestione il Casinò e, infine, chiese a un suo architetto navale di costruire un nuovo Bristol sul sito del vecchio Bristol.
👉L'edificio del precedente Hotel Bristol venne abbattuto e quello nuovo fu costruito utilizzando concetti propri della architettura navale. Nel 1954 nessun albergo al mondo aveva una piscina fonda 4 metri sul tetto; nessun altro era dotato di telefono in ogni camera. Il Bristol è stato tra i primi hotel ad avere l'aria condizionata. Fu arredato con 1500 tappeti portati con una nave speciale direttamente dalla Siria. Ogni centimetro delle vetrate e il celebre lampadario con più di mille lampadine erano stati realizzati per il Bristol, su misura, dai vetrai di Murano.
Tra gli habitué c'erano l'imprenditore Ettore Tagliabue. Passava al Bristol tutta la stagione ippica. Immensa la sua generosità. Fece la fortuna di diversi ristoranti. E Fritz Singer: dentista e pioniere dell'odontostomatologia. Grazie a lui, Merano si riempiva di personaggi del jet set romano. Oggi é stato a sua volta battuto ed al suo posto c'é un centro commerciale.
Il precedente Hotel Bristol (qui in una cartolina risalente agli anni Dieci del Novecento) venne abbattuto per far posto a quello nuovo. Da notare sulla destra la vettura della linea tramviaria entrata in servizio nel 1906. |
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