Nel 1649 la capitale del principato vescovile era una città rinascimentale. Il gotico era stato abbandonato dopo la rivoluzione urbanistica voluta da Bernardo Clesio in vista del Concilio di Trento.
La legenda della mappa incisa da Matthäus Merian nel 1649 (grazie a M.T. Weber, dal gruppo FB "Trento Strana"). Nello stesso anno il Marian incise anche una pregevole mappa della città di Bolzano. |
Trento nella mappa di Matteo Merian del 1649. Allora il fiume scorreva nel suo alveo naturale e lambiva il centro urbano. Lo spostamento dell'Adige fu effettuato dagli Asburgo nel 1854-58 in vista della costru- zione della nuova ferrovia del Brennero e sconvolse l'intero assetto urbanistico cittadino. |
In sinistra orografica si distinguono bene la Torre Verde e la Torre Vanga, che davano direttamente sull'acqua.
👉All'epoca tutta l'area compresa fra le Corso Buonarroti e Via Torre Verde faceva parte della Basilica di San Lorenzo, il grande complesso monastico benedettino fondato tra 1166 e il 1183.
Come ben si evince dalla mappa gli "orti urbani" e l'"arboreto" condotti dai monaci benedettini (nr. 20 in legenda) coprivano tutta la zona allora detta di Centa, la quale in epoca contemporanea (dopo il 1854-58) è diventata parte integrante della città dopo la deviazione del fiume Adige.
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