Si affaccia sul Canal Grande, poco lontano dal Ponte dell'Accademia. E' un piccolo edificio rosso, leggermente arretrato rispetto all'acqua.
Dalla Casetta Rossa Gabriele D'Annunzio partì verso Ronchi per capitanare la colonna di ammutinati in marcia verso Fiume. Si affaccia sul Canal Grande, a fianco di Palazzo Corner (sede della Provincia e della Prefettura), è vicinissima al Ponte dell'Accademia. |
D'Annunzio aveva visitato Venezia due volte, nel 1887 e nel 1894, ed aveva mani- festato l'intenzione di abitare nella città lagunare che percepiva così in sintonia con la sua vena dandy, elitaria, estetizzante e decadente. |
Il piano rialzato e quello superiore (che era destinato alla servitù), visti dalla stretta e breve calle privata che permetteva l'accesso pedonale. Oggi è un esclusivo B&B. |
👉La "casetta rossa" divenne anche oggetto, nel periodo 1915-18, di oltre 50 incursioni aeree austro-ungariche che cercarono, invano, di bombardare la dimora del celebre personaggio. Il poeta abruzzese soggiornava nella "casetta rossa" in compagnia della figlia Renata ed vi incontrò numerosi personalità.
Il raccolto giardinetto privato che si affaccia direttamente sul Canal Grande. |
Storia della "casetta rossa":
I due livelli residenziali (mentre il terzo era riservato ai domestici). |
Gabriele D'Annunzio appoggiato alla balaustra che dà sul Canal Grande. Nel frat- tempo la inferriata in ferro è stata sostituita, pur mantenendone lo stile... |
👉Il pianterreno si componeva di due minuscoli anditi e di due salotti che davano sul giardino e di una sala da pranzo: solo alcuni piccole modifiche saranno aggiunte alla struttura nei decenni successivi dai successivi proprietari della piccola villa.
Il principe di Hohenloe, tra i principali esponenti dell'aristocrazia europea della Belle Époque, colto ed erudito antiquario, trasformò dunque un'antica stamberga in un gioiello raffinato e prezioso, ricco di opere d'arte da lui stesso selezionate: un salotto animato dalle più grandi personalità della cultura di quei tempi magici e incantati.
👉Il principe Hohenlohe-Waldenburg e la moglie Zina vi abitarono fino allo scoppio della prima guerra mondiale e furono loro a istruire l'architetto nella costruzione di un edificio che si discostava molto dalle sue opere precedenti ma anche dai palazzi veneziani dell'epoca.
👉Lo scoppio della WW1 costrinse il principe a lasciare l'abitazione e a spostarsi nella neutrale Svizzera. Grazie a D'Annunzio questa casetta divenne rapidamente un punto di riferimento per le personalità di spicco del mondo dell'arte e della cultura di allora, dal barone Giorgio Franchetti, al conte Giuseppe Primoli, al pittore Mariano Fortuny y Madrazo, ai poeti Henri De Regnier, Rainer Maria Rilke, Hugo von Hofmannsthal...
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