domenica 18 marzo 2012

Ancora sul software cartografico 3D-RTE

Mi ero preso l'impegno di riparlarne dopo una prova "su strada".
Si può aprire solo uno scenario per volta.
E dunque: ho comperato il plug-in chiamato Track View (sorvolo sul fatto che la Montura di Isera non ha riscontrato la mia richiesta e-mail: l'ho bypassata andando alla Montura di Bassano). Dopo aver installato lo scenario Trentino (gratuito, ma l'avevo dovuto ricordare alla commessa) ho verificato che:
La Val delle Seghe sopra Molveno sulla cartografia tecnica della
PAT: in evidenza il sentiero SAT 319 versione 2010.
● lo scenario si porta dietro un link automatico al portale cartografico nazionale con le foto a risoluzione maggiore di quella di GEarth, nonchè un link alla carta tecnica provinciale 1:10.000. Il comando è semplice sia da identificare che da usare. Gli stessi dati si troverebbero anche nel web (nel sito della PAT nonchè in quello del Portale nazionale) ma lì sono di "maneggio" ben più ostico. E questo è senz'altro un plus.
● lo scenario "Trentino" ospita un database dei toponimi veramente ampio ed utile, anche se un po' invadente sul piano grafico. Il database è interrogabile per localizzare un toponimo, è non è poco, quindi un altro plus.
L'interfaccia del plug-in Track Draw, deputato a gestire
waypoints e tracce create dall'utente.
Tutto il resto, purtroppo, non regge il confronto con quanto si può già fare in GEarth. Il set di comandi dell'editor Track View (pochi e farraginosi) e l'interfaccia utente (decisamente poco intuitiva) sono lontani dalla agilità di GEarth, che vince a mani basse. In più va detto che quando viene importato più di un un file (KMZ o altro) la gestione di waypoints e tracce diventa veramente troppo complicata.

In sintesi: un'ottima idea che però abbiso- gna di un radicale ripensamento dell'inter- faccia-utente e della comunicazione grafica.

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