La salita lungo il sentiero attrezzato "Giordano Bertotti" al Chegul non manca di sorprendere. Si tratta di una semplice e divertente ferrata, adatta a tutti, che non presenta particolari difficoltà. Il percorso è in realtà piuttosto semplice, anche se i meno esperti ed i genitori con bambini faranno bene a imbragarsi. Nulla di trascendentale, sia chiaro; resta il fatto che con la dovuta sicurezza, si gode del percorso in modo più spensierato.
Molto caratteristica la scala presente lungo il tracciato ed il ponticello su una fenditura della roccia.
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La città di Trento rimane sempre ben visibile durante tutta la salita. Nei pressi della cima e lungo tutta la discesa si trovano i resti delle opere realizzate durante la Prima Guerra Mondiale. Particolare la località Stoi del Chegul. (testi e foto di Paolo)
Come arrivare e descrizione del percorso:
Per chi arriva da Trento: abbandonare la strada statale della Valsugana seguendo le indicazioni per Cognola, inizialmente e poi Povo. Si passa presso il centro del paese e si prosegue in salita in direzione del passo Cimirlo (m 733). Al passo girare a destra (indicazioni) e percorrere la strada per Maranza. Circa 1 km dopo il passo si incontra, dove la strada spiana, un parcheggio a sinistra (loc. Colmo, m 812). Si può parcheggiare qui oppure percorrere altri 150 metri e parcheggiare negli spazi a destra della strada nei pressi del bivio col sentiero Sat 427 (cartello).
dal bivio col sentiero Sat nr. 427 si continua diritto in direzione del rifugio Maranza per un centinaio di metri fino al cartello che indica l’inizio del sentiero nr. 418.
Girare a sinistra ed iniziare la ripida salita nel bosco. Dopo circa 50 mt di salita si incontra un altro incrocio, proseguire diritto (segni Sat).
La salita prosegue tra gradoni e massi sempre ripida fin sotto le pareti che discendono dalla croce del Chegul.
Località e quote:
Strada Maranza Loc. Colmo (m 812), bivio sentiero nr. 418 (m 812), Croce del Chegul (m 1.263), Spiaz de le Patate (m 1.310), Stoi del Chegul (m 1.330), bivio sentiero 411 e 427, Strada Maranza Loc. Colmo (m 812).
Arrivati sotto una parete rocciosa, appoggiata, si risale alla sua destra il pendio con alcuni tornanti ravvicinati. Si piega a sinistra e si attraversa, con una cengia, l’intera parete in direzione del pinnacolo posta sulla cresta.
Raggiunta la cresta girare a destra e salire lungo la stessa fin dove il percorso si allontana, spostandosi a sinistra, dalla cresta ed entrando nuovamente in area boscata permette di arrivare al libro delle firme.
Superato il libro si entra in un canalone boscoso e lo si risale fino in cima. Si gira a destra e con altro tratto boscoso si arriva ad un passaggio obbligato tra due rocce.
Breve tratto di sentiero su cengia panoramica e nuovamente nel bosco si sale fino ad arrivare alla base di una parete rocciosa.
Seguire il cavo metallico che con 30m circa di salita attrezzata con staffe porta alla base della scala metallica alta circa 12-15m.
Superata la scala si prosegue lungo un tratto con fune metallica e successivamente nel bosco fino alla Croce del Chegul (1263m); spettacolare balcone sulla città.
Dalla croce si prosegue in direzione Est e dopo pochio metri si arriva al pittoresco ponte sulla spaccatura della roccia con targa alla memoria di uno studente che perse la vita in questo punto.
Oltrepassato il ponte il sentiero scende in un avvallamento per poi risalire nel bosco di faggio fino ad un cartello Sat posto su una stradina di esbosco. Girare a sinistra sempre in salita.
Si percorre la stradina ed in breve si arriva al bivio in loc. Spiaz de le Patate (1310m). Proseguire in salita verso destra.
La stradina porta alla località Stoi del Chegul, caratteristico gruppo di case ricavate dalle vecchie postazioni di guerra scavate nella roccia e posta sotto la cima del Chegul.
Sulla destra della parete rocciosa si trova una scala in legno, salire e proseguire diritto una volta in cima fino al punto panoramico su Pergine e la Valle dei Mocheni (panchina e postazione di guerra).
Ritornati in cima alla scala, scendere e riprendere la strada percorsa in salita ritornando al bivio in loc. Spiaz de le Patate (1310m). Continuare diritto in discesa per Prà de Stelar (nr 411 SAT)
Il sentiero di discesa scende con numerosi tornanti fino ad arrivare ad una radura (cartello) da dove entra da destra una stradina sterrata che scende diritta. Andare diritto in discesa.
Dopo circa 100m si trova un altro bivio, nei pressi di un prato ed una postazione di guerra (bunker). Girare a sinistra ed abbandonare la strada.
Il sentiero scende ripido costeggiando una serie di manufatti della I Guerra Mondiale e dopo una curva a destra si trova il cartello, nei pressi di una piccola vasca di acquedotto e di una bella fontanella, che indica l’inizio del sentiero nr. 427.
Girare a sinistra. Dopo un primo tratto pianeggiante il sentiero inizia a salire e poi nuovamente in discesa per un tratto molto ripido e scivoloso se bagnato.
Al termine del tratto ripido si incontra un sentiero che proviene dal p.so Cimirlo e diretto al rif. Maranza. Proseguire diritto in discesa e dopo pochi minuti si arriva alla strada per Maranza, nei pressi della macchina.
Girare a sinistra ed iniziare la ripida salita nel bosco. Dopo circa 50 mt di salita si incontra un altro incrocio, proseguire diritto (segni Sat).
La salita prosegue tra gradoni e massi sempre ripida fin sotto le pareti che discendono dalla croce del Chegul.
Località e quote:
Strada Maranza Loc. Colmo (m 812), bivio sentiero nr. 418 (m 812), Croce del Chegul (m 1.263), Spiaz de le Patate (m 1.310), Stoi del Chegul (m 1.330), bivio sentiero 411 e 427, Strada Maranza Loc. Colmo (m 812).
Arrivati sotto una parete rocciosa, appoggiata, si risale alla sua destra il pendio con alcuni tornanti ravvicinati. Si piega a sinistra e si attraversa, con una cengia, l’intera parete in direzione del pinnacolo posta sulla cresta.
Raggiunta la cresta girare a destra e salire lungo la stessa fin dove il percorso si allontana, spostandosi a sinistra, dalla cresta ed entrando nuovamente in area boscata permette di arrivare al libro delle firme.
Superato il libro si entra in un canalone boscoso e lo si risale fino in cima. Si gira a destra e con altro tratto boscoso si arriva ad un passaggio obbligato tra due rocce.
Breve tratto di sentiero su cengia panoramica e nuovamente nel bosco si sale fino ad arrivare alla base di una parete rocciosa.
Seguire il cavo metallico che con 30m circa di salita attrezzata con staffe porta alla base della scala metallica alta circa 12-15m.
Superata la scala si prosegue lungo un tratto con fune metallica e successivamente nel bosco fino alla Croce del Chegul (1263m); spettacolare balcone sulla città.
Dalla croce si prosegue in direzione Est e dopo pochio metri si arriva al pittoresco ponte sulla spaccatura della roccia con targa alla memoria di uno studente che perse la vita in questo punto.
Oltrepassato il ponte il sentiero scende in un avvallamento per poi risalire nel bosco di faggio fino ad un cartello Sat posto su una stradina di esbosco. Girare a sinistra sempre in salita.
Si percorre la stradina ed in breve si arriva al bivio in loc. Spiaz de le Patate (1310m). Proseguire in salita verso destra.
La stradina porta alla località Stoi del Chegul, caratteristico gruppo di case ricavate dalle vecchie postazioni di guerra scavate nella roccia e posta sotto la cima del Chegul.
Sulla destra della parete rocciosa si trova una scala in legno, salire e proseguire diritto una volta in cima fino al punto panoramico su Pergine e la Valle dei Mocheni (panchina e postazione di guerra).
Ritornati in cima alla scala, scendere e riprendere la strada percorsa in salita ritornando al bivio in loc. Spiaz de le Patate (1310m). Continuare diritto in discesa per Prà de Stelar (nr 411 SAT)
Il sentiero di discesa scende con numerosi tornanti fino ad arrivare ad una radura (cartello) da dove entra da destra una stradina sterrata che scende diritta. Andare diritto in discesa.
Dopo circa 100m si trova un altro bivio, nei pressi di un prato ed una postazione di guerra (bunker). Girare a sinistra ed abbandonare la strada.
Il sentiero scende ripido costeggiando una serie di manufatti della I Guerra Mondiale e dopo una curva a destra si trova il cartello, nei pressi di una piccola vasca di acquedotto e di una bella fontanella, che indica l’inizio del sentiero nr. 427.
Girare a sinistra. Dopo un primo tratto pianeggiante il sentiero inizia a salire e poi nuovamente in discesa per un tratto molto ripido e scivoloso se bagnato.
Al termine del tratto ripido si incontra un sentiero che proviene dal p.so Cimirlo e diretto al rif. Maranza. Proseguire diritto in discesa e dopo pochi minuti si arriva alla strada per Maranza, nei pressi della macchina.
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