venerdì 28 giugno 2013

Se il grandangolo fa i capricci

Non tutti amano i grandangolari spinti perchè tendono a "cancellare" le cime  riducendole ad alture insignificanti.
Lo scatto originale con le due travi "panciute" e anche sottoesposte, come
pure l'edificio sulla sinistra (Malga Colo, Lagorai - 18 mm equivalente).
In compenso permettono di abbracciare l'intera scena quando lo spazio non abbonda, e questo vale sia quando si inquadra un monte "un po' troppo vicino" sia quando si vuole "ambientare" un rifugio, una malga o persino un fiore mettendolo in primo piano senza però perdere il paesaggio circostante.
Schiarite le ombre e raddrizzate le travi, ma la neve sullo stallone è bruciata.
Bisogna però fare i conti con la distorsione a barilotto (molto evidente nel caso di edifici, perchè contengono linee rette) ed anche con l'esposizione: più ampia è la scena e più si rischia di avere luci bruciate e ombre chiuse.
Con un programma di fotoritocco si può ovviare ad entrambe le cose, ma si paga sempre qualche prezzo...
Rimediare alla distorsione è stato facile ma schiarire le travi inlegno e della stalla a sinistra ha compromesso il contrasto e bruciato le alte luci...

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