La spinta iniziale all'affarismo e al cupio dissolvi di un'identità
storica è partita dalla sede comunale, insomma proprio da chi avrebbe dovuto avere cura del paese. Praticamente non è rimasto nulla, la crosta edilizia si è così gonfiata che per riuscire a vedere il castello di Nautrno bisogna spingersi alla (brutta) periferia del paese. |
Tra i posti più saccagnati c'è sicuramente Naturno. Il centro del burgraviato venostano ha tagliato i ponti con sè stesso e si è trasformato in un lindo, ordinato e asettico incubo cementizio senza identità e senz'anima.
Nel centro storico gli edifici sopravvissuti sono forse tre, un antico albergo e due abitazioni; il resto è stato spazzato via dal cemento armato, metri cubi di periferia urbana presi e spostati quassù, in nome della modernità e della "crescita".
mi fa molto piacere questa tua osservazione, ogni anno che vado ci sono cantieri aperti che riempiono piccoli paesi di cemento, un boom edilizio senza precedenti e sopratutto di cattivo gusto che ha rovinati panorami e paesi
RispondiEliminaEh, caro mio! Mala tempora currunt quando si è costretti a congratularsi con chi puramente e semplicemente registra quanto è successo. Vuol dire che tutto intorno il silenzio è assordante e la maggioranza si trastulla nel gioco delle tre scimmie: non vedo, non sento, non parlo...
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