Nei negozi non lo si trova più, bisogna coltivarselo da soli nell'orto di casa. Solo così i bolliti possono goderne come si deve.
La lingua salmistrata va molto d'accordo col rafano grattugiato direttamente nel piatto, secondo l'uso che ancora se ne fa nei famosi buffet triestini, le mitiche officine dove si fa il misto en caldaia. Nel mondo tedescofono il Kren (così infatti è chiamato il rafano) accompagna affettati, carni bollite, roast-beef, pesce affumicato e altre pietanze ancora. |
Eppure il rafano grattugiato sarebbe "la morte sua" per le pietanze a base di bollito di carne.
Anche se tutti, tranne i triestini con il loro buffet, se ne sono dimenticati.
Anche se tutti, tranne i triestini con il loro buffet, se ne sono dimenticati.
Eppure non è difficile da coltivare.
Bisogna solo aspettare uno o due anni dopo averla messa a dimora.
Bisogna solo aspettare uno o due anni dopo averla messa a dimora.
👉Ma poi, dal secondo o dal terzo autunno, possiamo cominciare a estrarre dal terreno qualcuna delle radici, avendo sempre cura di non ammazzare la pianta, pro-futuro.
Una volta interrate le radici a forma di carota, nel giro di un mese la pianta è ambientata e cresce rigogliosa.
Come moltiplicare le piante: si toglie una pianta dal terreno con l'aiuto di una vanga. Si tolgono le lunghe foglie e si divide l'apparato radicale in più parti, facendo attenzione che ciascuna porzione sia provvista di alcuni "occhi" da dove spunteranno le nuove gemme. L'operazione va fatta a inizio primavera oppure in autunno.
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