mercoledì 3 aprile 2019

Gli scarponi "co' le broche" e il dialetto trentino

"B" come "broche". L'allora giovanissimo Ignazio, sindacalista FLM di
scarpe chiodate
Scarpe "co' le broche" e ramponi in ferro fucinato in una stampa di Ernst Platz. Sui
ripidi prati falciabili dei masi le scarpe chiodate e i ramponi venivano impiegati an-
che durante la fienagione estiva per evitare scivolate che potevano risultare fatali.
Oggi abbiamo i ramponcini o anche gli "scarponi bullonati" autocostruiti...
origine sarda, stava cercando di contattare la "Metallurgica Trentina", una piccola fabbrica di minuteria metallica con sede a Ravina, a Trento sud.
Dopo aver compulsato inutilmente sotto la "M" il giovane Ignazio si ridusse a chiedere lumi direttamente al deus ex machina organizzativo della CGIL, Ferruccio, il quale pacatamente così si espresse: "Quei de Ravina? Te devi zercàr soto la "B". I lo sa tuti che i fà bròche!".
👉Sono parole e tecniche di un passato recente, ancora molto legato al territorio.
Pare una sciocchezza, ma le broche hanno rivestito a lungo un'importanza fondamentale nella vita quotidiana delle popolazioni alpine.

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