lunedì 20 aprile 2020

Dormire in rifugio: scompariranno le camerate?

Il rifugio alpino nasce come luogo di condivisione degli spazi, ce lo dicono i nomi stessi: i letti a castello, la camerata, la mensa a pianterreno, un lessico che sa quasi da caserma, completato com'è dal "silenzio" serale e dalla "sveglia" mattutina. Nei rifugi la vita prende...
Solo un esempio: una camerata nel sottotetto del rifugio Becherhaus/Biasi al Bicchiere.
...un altro ritmo e si svolge in spazi collettivi, si mangia, ci si lava e si dorme in spazi collettivi che sono l'opposto dell'isolamento e del distanziamento sociale.
Bisognerà imparare in fretta a tenerne conto, se vogliamo che i nostri amati rifugi non diventino focolai di diffusione del contagio.
👉Almeno fino alla disponibilità di un vaccino, andrà riorganizzato tutto, dai tavoli ai gabinetti, sapendo che i posti letto necessariamente dovranno diminuire.
👉Abbandonare il modello basato sui grandi numeri, ridurre i posti letto, semplificare l'offerta gastronomica e mettere in conto un aumento dei prezzi.
👉Ma i nostri monti valgono più di un after-hour in un pizzeria cittadina e spero proprio che aiuteranno a far quadrare i conti...

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