Il Col du Sommeiller è un valico alpino situato nelle Alpi Cozie lungo la linea di confine tra l'Italia e la Francia, nell'alta Val di Susa. Si trova tra la Punta Sommeiller e la Rognosa d'Etiache e congiunge la città di Bardonecchia (provincia di Torino) con il comune di Bramans, nel dipartimento francese della Savoia.
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👉Il nome Sommeiller dato al ghiacciaio, al lago, alla cima e al passo risale a poco più di un secolo fa. Il nome originario era Ambin. La strada venne costruita nel 1961 per portare i turisti a fare lo sci estivo sul ghiacciaio, che ora non c'è più. I relativi impianti ed albergo sono stati demoliti a spese della Regione Piemonte, che ha riportato i luoghi allo stato originario.
Profilo da Rochemolles al Colle. |
La strada è stata aperta nel 1962 per raggiungere gli impianti di risalita per lo sci estivo costruiti sul ghiacciaio del Sommeiller. Tali impianti sono stati chiusi nel 1980 a causa dell'arretramento del ghiacciaio stesso e alla sempre difficile percorribilità della strada. Dal versante francese non esistono strade carrozzabili che raggiungano il colle. Sul colle era presente il Rifugio Ambin, demolito nel 2004.
Il ghiacciao del Sommeiller: fino a venti anni fa, in cima alla Valle di Rochemolles in
territorio francese, esisteva un piccolo centro di sci estivo sul Ghiacciaio del Sommeiller. Era raggiungibile attraverso la lunga strada che, dai 1.300 metri di Bardonecchia giungeva ai 3.009 metri del Colle del Sommeiller, sul confine italo-francese. Sul colle esisteva un albergo e un rifugio chiamato Ambin. Lo sci estivo del Sommeiller ha avuto due o tre skilift a seconda dei periodi della sua storia. L’ultima disposizione prima della chiusura comprendeva due skilift nella parte più alta del ghiacciaio. I tre skilift si chiamavano: “Sommeiller” 2.850-3.200, “Niblè” 3.000-3.150, “Ambin” 2.800-2.950. Attualmente il ghiacciaio è praticamente scomparso, tanto che risulta inverosimile immaginare che ci fossero degli skilift su quella che è ormai solo una lingua di nevaio. Lo skilift più recente era del 1976 ed era stato costruito dalla sudtirolese Leitner. Oggi i residui di questa maldestra speculazione sono stati rimossi a spese della Regione Piemonte, che ha ripristinato la situazione ambientale.
nel 1930 secondo il tipo detto "a gravità" facendo largo uso di massicciate in calcestruzzo. Misura 60 metri in altezza, circa 200 metri in larghezza e ha uno spessore di 45 metri alla baseche diventano 5 alla sommità.
Il bacino ha una capacità di 3.900.000 metri cubi e serve a due condotte forzate che, con un salto di 657 metri, alimentano la centrale di Bardonecchia, realizzata tra il 1918 ed il 1923 dalle Ferrovie dello Stato e poi ceduta all'Enel nel 1968. Il materiale necessario alla costruzione è stato prelevato al Plan du Fond, dove si trova il rifugio Scarfiotti. Oggi, al posto della cave, ci sono tre laghetti.
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