Ripesco nei meandri della libreria di casa un pieghevole edito dai Fratelli Pedrotti di Trento sul finire degli anni del boom.
Negli anni Cinquanta e Sessanta la professione di antifascismo suonava eretica alle orecchie della benpensante borghesia trentina, sempre molto attenta e attiva quando si trattava di espungere qualsiasi forma di testimonianza antifascista dal proprio "cursus honorum".
La famiglia borghese di questi rinomati fotografi trentini, una delle poche che hanno saputo camminare a testa alta durante il ventennio, era perciò guardata con sospetto nel generale grigiore di quegli anni.
Conoscitori e amanti della propria terra, diedero sostegno e supporto logistico ai piccoli nuclei partigiani che tenevano i contatti con la missione anglo-americana operante nel Gruppo di Brenta, in quel tristeTrentino provincia del Reich.
Nemmeno per sbaglio dalla numerosa schiera di politicanti democristiani del dopoguerra s'è alzata una voce a ricordarli. Eppure tutti sapevano: Alcide Degasperi & Flaminio Piccoli, Bruno Kessler & Giorgio Grigolli, Mario Malossini & Lorenzo Dellai. Tutti uniti a far finta di niente. Complimenti!
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