I suoi 2.754 metri ne fanno la vetta più alta della intera catena.
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Scarica la traccia GPS da Wikiloc. |
La salita dal versante fiammazzo è un'escursione assai remunerativa, una classica così classica che non può mancare nel carnet dell'escursionista (specie se trentino).
Le foto di oggi arrivano da Gigi e Paolo, le pubblico senza commenti perchè sono posti probabilmente noti ai più, così come appare superflua la descrizione dell'escursione, che infatti manca.
👉Ad ogni modo ecco qui il link ad una vecchia scheda del glorioso sito SummitPost (che ho lasciato da tempo perchè era obbligatorio scrivere solo in inglese).
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L'ingannevole aspetto del Campanile di Cece che, quando visto dalla via di salita prende l'aspetto mostrato qui a sinistra ma da altre visuali diventa invece quello mostrato nella foto a destra. |
👉L'avvicinamento, comunque, è già descritto nel post relativo al bivacco "Paolo e Nicola" alla Forcella di Valmaggiore.
I vasti panorami sono dovuti al doppio affaccio verso il Primiero-Vanoi trentino e verso i tanti gruppi dolomitici che fanno corona da nord.
Difficoltà alpinistiche non ce ne sono. I dati di quota non sono eccessivi.
Dal bivacco alla vetta sono 570 metri di dislivello, senza perdita di quota. Salendo direttamente da Malga Valmaggiore i metri diventano 1.150.La guglia rocciosa che s'incontra salendo crea confusione sia per il nome che per l'aspetto: per il nome adotto il criterio del CAI: «Campanile di Céce 2605 m c. - Viene anche detto il Dente di Céce, ovvero il primo e il più grande torrione che costituisce la movimentata cresta SW di Cima Cece.» (M. Corradini, "Lagorai Cima D'Asta",
Touring editore s.r.l., Milano, 2006, pag.250)
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Dalla vetta verso Est, con i Lagorai orientali in primo piano e il grande gruppo dolomitico delle Pale di San Martino sullo sfondo.
Vedi le altre fotografie in Google Foto. |
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