Domina da nord il Lago di Paneveggio, ben piazzato fra la Catena di Bocche e i Lagorai orientali. Oggi è una cima insignificante che si perde nei panorami del parco, ma è stato un importante caposaldo austroungarico ai tempi della WW1. escursioni_invernali
Camminamento a Forte Dossaccio.
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La sua natura appartata e minore la consiglia come meta di un breve giro invernale, volutamente non impegnativo, da fare quando le ore di luce sono poche ma la voglia di sganciarsi dai flussi automobilistici che portano agli impianti da sci è molta. I dati di quota e i tempi di percorrenza, così come tutte le foto e anche la relazione, sono di Gigi.
Relazione:
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Zoom sul Cimon della Pala con a sinistra Cima Vezzana dal forte.
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Salendo da Predazzo si supera Bellamonte, si costeggia tutto il lago di Paneveggio e si arriva al breve ponte sul Rio della Val dei Buoi a poche decine di metri da un albergo nei pressi del recinto dei cervi di Paneveggio. Se non si trova parcheggio all’inizio della strada forestale, occorre cercare parcheggio nei pressi dell’albergo e tornare indietro.
Tenendo a destra il corso d’acqua si arriva nei pressi di uno slargo adibito a piazzale per il deposito di legname e subito dopo ecco un ponte che ci permette di superare il rio. Continuando si arriva in breve a un bivio. A destra la forestale prosegue per Malga Bocche, mentre noi prendiamo a sinistra traversando nuovamente il rio con un ponte.
Si sale attraversando i boschi di abete rosso della Riserva speciale faunistica del Gallo Cedrone denominata Lusia RS1, dapprima con pendenza decisa che poi diventa più comoda intorno ai 1.600 metri.
Attraversata la bella plaga del Baito delle Carigole,
si rientra tra la vegetazione d’alto fusto giungendo alla vicina Sella delle Carigole dove troviamo un bivio nei pressi di una presa d’acqua. Tirando dritti si scende a Bellamonte, continuando a sinistra si prosegue verso il Dossaccio.
Dopo breve arriviamo al bivio con la vecchia strada militare che sale alla nostra destra proveniente dai pressi dell’ex Forte Buso all’inizio del lago di Paneveggio. Ora si continua con il vecchio tracciato militare trovando ancora dei paracarri di pietra, due brevi caverne, tracce di muri a secco. La strada militare sale con pendenza comoda e regolare e sbuca infine proprio davanti al rudere del Forte Dossaccio a 1.838 metri.
Per il ritorno si segue l’itinerario fatto in salita oppure si può decidere di scendere a Bellamonte o seguire la vecchia strada militare fino ai pressi della diga di Forte Buso; in questo caso è meglio servirsi di una seconda auto per evitare di tornare a Paneveggio lungo la statale.
Il Forte Dossaccio è interessato da lavori di recupero per farne un polo museale, i lavori iniziati nel 2011 dovrebbero concludersi nel 2013. Per chi volesse approfondire ecco alcuni indirizzi telematici: www.predazzoblog.it (art. di Lucio Dellasega «Il Forte Dossaccio tra memoria e restauro»); www.fortificazioni.net; www.trentinograndeguerra.it
Tempi e dislivelli:
Dislivello : + 340 m
Difficoltà : T
Paneveggio – Forte Dossaccio h 2.00
Forte Dossaccio – Paneveggio h 1,30
Totale andata e ritorno h 3,30
Quote:
Paneveggio m 1.498
Baito delle Carigole m 1.680
Sella delle Carigole m 1.685
Dossaccio m 1.838
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