Il castello (qui la vista verso Caldaro con il Monte Roen sullo sfondo) aveva un muro di cinta rotondo che racchiudeva alcuni edifici abitabili. Risale al XIII secolo ed apparteneva ai signori di Rottenburg. Nel 1339 fu espugnato insieme al vicino castel Varco dal principe-vescovo di Trento. Infine Castelchiaro entrò in possesso dei signori di Tirolo, che lo concessero in feudo ai Capitani di Caldaro. Il castello fu a lungo sede di Corte di giustizia. Dopo il 1610 il castello non venne più abitato e cadde in rovina. |
I punti notevoli in questa breve escursionesono due, le rovine del castello e questo affascinante belvedere di pietra rossa.
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Risalendo la Val d'Adige in direzione Bolzano lo sguardo m'era caduto sullo sperone di porfido che divide in due la Bassa Atesina, la bassa dorsale che taglia in due il fondovalle e che si chiama Mitterberg/Monte di Mezzo. Sta in mezzo al fondovalle, con il lago di Caldaro da un lato e l'Adige dall'altro e culmina con il massico torrione medioevale di Leuchtenburg/Castelchiaro, punto strategico ben visibile anche dalla Bassa Atesina, fra Ora e Bronzolo.
Tutto il Monte di Mezzo è caratterizzato da tracce di fortificazione retiche, successivamente modificate dai romani. Sul sentiero che porta dalla strada alle rovine, inoltre, si costeggia un muro di difesa preistorico.
Attualmente il rilievo è tutto coperto dalla vegetazione ma quando il suo fianco occidentale era tenuto sgombro dalle coltivazioni dovevano spiccare i massi aguzzi della sua sommità, torrioni di porfido rosso chiamati Rosszähne (Denti di
Cavallo). E' fra questi denti che si raggiunge la massima elevazione della
breve dorsale, uno spiazzo rotondo di pietra compatta affacciato sul fondovalle.
Cavallo). E' fra questi denti che si raggiunge la massima elevazione della
breve dorsale, uno spiazzo rotondo di pietra compatta affacciato sul fondovalle.
Quote e dislivelli:
Quota di partenza/arrivo: m 305
Quota massima raggiunta: m 610
Dislivello assoluto: m 305
Dislivello cumulativo in salita: m 403
Dislivello cumulativo in discesa: m 411
Lunghezza con altitudini: km 8,1
Tempo totale netto: ore 2:00
Difficoltà: E
Descrizione del percorso: dall'auto (m 305) si prende (tabella) l'evidente sentiero AVS 18 che sale nel bosco in direzione sud e lo si segue senza problemi fino a quota 500 dove lo si lascia per prendere a sinistra(cioè verso nord) giungendo in breve alle rovine del castello (m 573). Ritornati brevemente sui propri passi fino adintercettare ilsentiero di prima, lo si imbocca in direzione sud. Quando la traccia smette di prendere quota, una deviazione dipochi metri porta sul nudo e circolare belvedere di porfido di quota 608 (qualche metro prima, sulla sinistra, c'era quello di quota 609, meno evidente). Lasciati i Denti diCavallo,siprosegue in direzione su per l'unico sentiero, a tratti un po' scosceso. Sempre senza problemi di orientamento lo si segue quando riprende la direzione nord riportando al punto di partenza.
Come arrivare: percorrendo la "strada del vino" in direzione di Kaltern/Caldaro, poco prima di raggiungere la rotonda all'ingresso del paese, si prende a destra la stradina che scende stretta fra i vigneti e poi porta a Laimburg passando per la Kreither Sattel/Novale al Varco, la dimenticata selletta che separa Kaltern/Caldaro dalla Val d'Adige. Poco prima della selletta e ancor prima di raggiungere l'isolato maso Kreither Hof e in corrispondenza di un tornante sinistrorso, si stacca sulla destra il sentiero AVS 18 che sale ripido nel bosco ai ruderi del castello Leuchtenburg/Montechiaro (spiazzo ove lasciarel'auto).
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