E' un arrosto contadino ormai del tutto sparito dal Sudtirolo contemporaneo, che sembra vergognarsi delle proprie radici più autentiche. Questo montone arrosto testimonia che capre e pecore erano parte integrante dell'alimentazione delle genti di montagna.
Lungo il percorso che dall'alta Val Senales porta al Giogo di Tasca e al suo bivacco si passa per il ristoro Bergalm, dove ho incontrato questo "arrosto di caprone con canederli" che tenta di riportare sulla tavola un protagonista dimenticato dai più. |
Oggi riuscire a trovarlo in una delle infinite trattorie "tipiche" è semplicemente impossibile.
I nonni sono morti da tempo, i padri si preparano a farlo e comunque la memoria è sempre più corta.
Un tempo sulle Alpi le pecore non venivano allevate solo per la lana e le capre non solo per il latte... alla fine finivano in pentola entrambe.
Oggi fanno la stessa fine solo i capretti e gli agnelli: solo i maschi però, perchè le femmine vengono cresciute per dare il latte dei formaggi ovini e caprini, che per fortuna diventano sempre sempre più di moda.
A proposito di parole e di cucina: il termine "Schöpsernes" può significare sia Hammelfleisch (carne di castrato o di montone) che Schaffleisch, ossia carne di pecora (Schaf significa infatti pecora). Ricordando che in italiano il maschio della pecora è il "becco" mentre il caprone è il maschio della capra, in tedesco "caprone" suona "Schnabel". Siamo qui anni luce lontani dalla cultura della pastorizia semi-brada delle isole adriatiche. |
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