Quando il termometro tocca i trentatrè gradi e alle otto di mattina la foschia riduce i Lagorai a un incerto confine fra il bianco del cielo e la bollitura del fondovalle...
Le insalatine dell'orto mentre fanno tranquillamente il loro dovere, nel bel mezzo dell'afa estiva. |
Scendo nell'orto dove l'erba e le ombre attenuano i catastrofici bollettini meteo e subito realizzo che qui si sta almeno dieci volte meglio che dentro casa. Come sarà 'sta storia?
👉Laura Conti (ecologista ante-litteram che militava nel vecchio PCI di Berlinguer e delle sue "riforme di struttura") ai suoi tempi aveva già fatto notare che fra il paesaggio urbano (cemento e asfalto) e quello rurale (erba, alberi, coltivazioni e case sparse) c'erano ben cinque gradi di differenza, che non sono pochi...
...e di mio ci aggiungo, mentre armeggio attorno al barbecue, che un conto è cucinare in casa, e un conto all'aperto, dove per male che vada qualche bava d'aria c'è sempre...
Ed è da qui che prende forma l'idea blasfema: siamo proprio sicuri che d'estate non sia meglio starsene fermi a casa?
👉Più esplicitamente: non è che in luglio e agosto sia meglio lasciar perdere le Dolomiti, mitiche mete talmente magnificate dai media da essere ormai infrequentabili, proprio come accade per Piazza San Marco a Venezia, per il Campanile di Giotto a Firenze o per i Fori Imperiali a Roma?
Sulla Vigolana il profilo del nuovo bivacco "Alla Madonnina" che ha sostituito la precedente struttura del tipo "Apollonio" in queste giornate afose si confonde con le foschie e con le nebbie della Valsugana. Intanto, all'ombra delle piante di casa si preparano insalate e stuzzichini estivi: bruschette al pomodoro, insalate di pomodori e porri, cippollotti di Tropea... |
Nessun commento:
Posta un commento