Come ogni borgo d'altura di queste isole, anche la rocciosa Lubenice si divideva in due: la parte alta, col compatto abitato raccolto attorno alla cisterna dell'acqua, posto al centro dei piccoli appezzamenti coltivabili sparsi attorno al borgo, e lo sbocco a mare, talvolta molto più in basso.
La rocciosa Lubenice, appollaiata su uno sperone battuto dal vento di bora e calcinato dal sole. I pochi fazzoletti di terreno coltivabile erano protetti dal vento e dal salmastro da un reticolo di muretti a secco. La spiaggia in questione è la falce bianca in basso a sinistra.
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Quì a Lubenice (Lubenizze in italiano) il salto si fa sentire, perchè è di ben 370 metri.
Per raggiungere la baia e le sue piccole attrezzature da pesca era questo lo scotto da pagare per gli abitanti dell'antico borgo arroccato a difesa, circondato da mura e dedito principalmente alla piccola agricoltura e alla pastorizia semi-selvaggia.
Il sentiero odierno è per fortuna ben tracciato e segnato, ma il dislivello si fa sentire, soprattutto quando si torna - in salita - nelle ore del pomeriggio estivo, sotto il sole battente, una cosa che è bene cercare di evitare.
Quote e dislivelli (dati del GPS):
Quota di partenza/arrivo: m 373 (piazza prima della chiesa sconsacrata, ora bar)
Quota minima raggiunta: m 0 s.l.m.
Dislivello assoluto: m -373
Dislivello cumulativo in salita: m 376
Dislivello cumulativo in discesa: m 376
Lunghezza con altitudini: km 5,3
Tempo totale netto: ore 2:00 AR
Difficoltà: E
Le comunicazioni fra i borghi d'altura erano in realtà agevoli e relativamente ra- pide: da Lubenice, per esempio, era facilissimo arrivare fino a Vidovici, il picco- lo borgo d'altura sopra Martinscica, possibile meta di un'altra bella camminata su quest'isola del Golfo del Quarnaro.
Scarica la traccia GPS da Wikiloc.
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Descrizione del percorso: la traccia GPS toglie ogni problema di orientamento e rende superflua una descrizione dettagliata.
Come arrivare: all'ingresso di Lubenice nel periodo estivo c'è un parcheggio a pagamento (gratuito e non presidiato fuori stagione) che si raggiunge da Valun. La strada, pur asfaltata, è molto stretta. Ogni macchina proveniente in senso contrario costringe a laboriose manovre ma - almeno - disincentiva i turisti del mordi e fuggi abituati a rotonde e svincoli autostradali.
Al ritorno ci aspetta un bel piatto di gulasch di agnello coi gnocchi. Va detto che sull'isola la carne del "formidabile agnello di Cherso" e quella di pecora sostituiscono quella di bovino. Queste lande aspre, secche e pietrose, infatti, non sono in grado di sostenere l'allevamento dei bovini. Il gulasch coi gnocchi è in pratica la rustica versione isolana della più celebrata e ricca pastizada dalmata a base di manzo, magistralmente descritta da Enzo Bettiza.... |
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