Con partenza da Ceniga di Dro, ci si arrampica sulle Coste dell'Anglone, in destra Sarca. Ben presto il sentiero si rivela una divertente ferrata, ricca di opere fisse e di vecchi gradini scavati direttamente nel sasso.
Il percorso inizia nei pressi di Maso Lizzone e ben presto si trasforma in una divertente ferrata servita da diverse attrezzature e ricca di scorci sulla valle del Sarca, coi paesi di Dro e Ceniga in primo piano. Per chiudere l'anello è consigliabile (una volta arrivati alla "cavra" che segna il termine della ferrata) scendere a Dro sfruttando appunto il Sentiero delle Cavre. |
Il punto terminale del percorso è segnato da una "cavra", l'incastellatura che so- steneva il cavo della teleferica che trasportava a valle il legname da ardere.
Vedi le altre foto in Google Photo.
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Non c'è nulla di difficile, ma è assolutamente da sconsigliare ai turisti privi di esperienza.
👉Il ritorno più rapido (ad anello) sfrutta il Sentiero delle Cavre, già documentato in un precedente post, al quale rimando.
Altrimenti ci si può dirigere verso Arco e poi, con lungo giro ad anello da fare in parte su strada asfaltata, tornare al parcheggio di Ceniga di Dro.
E' quello che abbiamo fatto noi (21 chilometri in tutto) ma lo sconsiglio vivamente: molto meglio chiudere ad anello con il Sentiero delle Cavre, e
Scarica la traccia GPS da Wikiloc. |
Quote e dislivelli (dati del GPS + carta tecnica provinciale):
Quota di partenza/arrivo: m 118 (parcheggio in centro a Ceniga)
Quota massima raggiunta: m 525
Dislivello assoluto: m 407
Dislivello cumulativo in salita: m 420 circa
Lunghezza con altitudini: km 3,5
Tempo totale netto: ore 1:15
Difficoltà: E
Descrizione del percorso: la traccia GPS toglie ogni problema di orientamento e rende superflua la descrizione dettagliata. Per il ritorno fare riferimento al post"Sentiero delle Cavre".
Come arrivare: bisogna lasciare l'auto al parcheggio pubblico situato nell'abitato di Ceniga di Dro.
Come arrivare: bisogna lasciare l'auto al parcheggio pubblico situato nell'abitato di Ceniga di Dro.
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