"Raw", ossia "grezzo". E' l'equivalente digitale del vecchio "negativo" fotografico. Perchè nel file *.raw viene salvato lo scatto così come è stato visto dal sensore: duro e puro, difetti compresi.
Lesso e cipolla all'Hopfen & Co. di Bolzano. A contare non è tanto Photoshop quanto invece lo scatto salvato in formato RAW (tipo come una pellicola ancora da sviluppare). A sinistra lo scatto *.jpg restituito dalla fotocamera e sulla destra lo stesso scatto ma salvato in formato *.raw e poi sviluppato in Photoshop Elements (a mano libera in luce ambiente con una stagionata Lumix G2). |
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