martedì 8 marzo 2022

Nello zaino dei legionari romani (i quali, bisogna dirlo, erano dei gran camminatori)

C'erano quasi sempre tre "mangiari": il pane (o le granaglie per farselo), il formaggio (di solito pecorino) e il lardo (o la pancetta).
mangiare in montagna
Il pane, il formaggio e la pancetta, tre alimenti senza tempo che ritroviamo nella gastronomia tradizionale delle nostre montagne. E che di solito entrano a far parte dei nostri zaini domenicali (se non tifiamo per le tecnologiche barrette energetiche).

mangiare in montagna
La padella per le focacce, la borraccia per l'acqua acetata, la pignatta per bollire. Il fabbisogno ener-
getico del legionario
combattente arrivava alle 6.000 calorie giornaliere, roba da monte Everest.
In realtà questa logistica dello zaino, i legionari romani l'avevano presa dai pastori  transumanti appenninici, loro antenati, che erano abituati a percorrere lunghe distanze, dalla campagna romana fino ai monti dell'Appennino.
👉I pastori erano abituati a mangiare anche mentre camminavano. Un pezzo di pane con una fetta di lardo e una di formaggio si potevano mangiare anche in movimento, si trattava di alimenti freddi, per i quali non serviva accendere i fuochi del bivacco.
👉I pasti del legionario erano arricchiti da diversi altri beni trasportati dalla sussistenza o acquistati in loco: verdura, legumi, frutta, aceto, vino, olio, olive, miele, uova. I pasti in genere erano tre e il più energetico veniva consumato la sera.

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