Il monte è privo di interesse alpinistico ma è conosciuto per la mulattiera di arroccamento, un percorso tagliato negli strapiombi rocciosi dalle truppe italiane ai tempi della prima guerra mondiale.
Il "salto" in una foto d'epoca. |
Dalla cima così come dalla mulattiera sospesa sopra le alte pareti rocciose, si gode un vasto panorama sulla sottostante Val d'Astico e sulla dirimpettaia catena dei monti Summano-Novegno-Priaforà. Il sentiero è adatto a tutti, non presenta particolari difficoltà ed è interamente protetto da un corrimano di cordino d'acciaio.
👉Si attraversano cinque gallerie ed si possono visitare altre opere di guerra in caverna: portare la torcia elettrica!
👉Il percorso non é faticoso, davvero alla portata di tutti i camminatori. Molto esposto, é tuttavia largo e dotato di protezioni più che abbondanti.
Quote e dislivelli (dati del GPS):
Quota di partenza/arrivo: m 1.310 (parcheggio)
Quota massima raggiunta: m 1.328
Quota di partenza/arrivo: m 1.310 (parcheggio)
Quota massima raggiunta: m 1.328
Quota minima raggiunta: m 1.252
Dislivello assoluto: m 76
Dislivello cumulativo in salita: m 150 circa
Dislivello cumulativo in discesa: m 150 circa
Lunghezza con altitudini: km 7,00
Tempo totale netto: ore 2:15 AR
Difficoltà: E
Descrizione del percorso: la traccia GPS toglie ogni problema di orientamento e rende superflua la descrizione dettagliata. I percorso é ad anello, con parcheggio auto presso il Piazzale Principe del Piemonte.
Dislivello assoluto: m 76
Dalla cima del Monte Cengio verso la pianura vicentina e i Colli Euganei che si di- stinguono anche con la foschia. In basso l'imbocco della Valdastico. Vedi le altre foto in Google Foto. |
Dislivello cumulativo in discesa: m 150 circa
Lunghezza con altitudini: km 7,00
Tempo totale netto: ore 2:15 AR
Difficoltà: E
Scarica la traccia GPS da Wikiloc. |
Come arrivare: da Piovene Rocchette (Vicenza) si prende in direzione Asiago; dopo aver superato i 10 tornanti della SP349 del "Costo" e la "Barricata" si procede per circa 2 km fino alla località Campiello. Sulla sinistra si trova la strada asfaltata che porta al Monte Cengio. Volendo è possibile proseguire in auto fino al Piazzale dei Granatieri, dove si trova il rifugio (privato) Al Granatiere e da qui raccordarsi all'ultimo tratto di sentiero, sempre scavato nella roccia e che prende il nome di "La Granatiera".
Il percorso é ricco di scorci suggestivi. Per qualche notizia di carattere storico si veda il post precedente. Invece per una descrizione più puntuale del percorso si veda il sito montagnando.it. |
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