E' stato, con il roveretano Fortunato Depero, fra i maggiori esponenti della cartellonistica pubblicitaria italiana del Novecento.
Pannello dedicato a Bolzano nella Wandelhalle lungo la Winterpromenade a Merano. |
👉Si inserì nel percorso artistico ed estetico che si era fatto largo nei ruggenti anni Venti delle avanguardie artistiche futuriste poi destinate a confluire nel bellicismo
Il manifesto dedicato alla località balneare di Abbazia (oggi in Croazia) nel 1940. |
fascista. Ma fu attivo soprattutto fra le due guerre, negli anni Trenta.
Ben 186 fra i suoi manifesti originali si trovano al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, deposito della più ampia raccolta di grafica pubblicitaria esistente in Italia.
👉 Nella sua produzione la montagna fu sempre molto presente a partire dalle località turistiche delle Dolomiti, in particolare Cortina d'Ampezzo e Madonna di Campiglio, raffigurate come scenari ideali per rampanti turisti sportivi e mondani.
👉 Figura tra i grandi cartellonisti degli anni Trenta. assieme a Gino Boccasile, Severo Pozzati (Sepo) e Fortunato Depero.
👉Nella sua Merano rimangono i pannelli murari incastonati nel muro della Wanderhalle, il lungo gazebo coperto che affianca, orientata in modo da intercettare i raggi del sole invernale, la Winterpromenade, la passeggiata urbana che testimonia delle raffinatezze della borghesia europea di fine Ottocento, trionfante su scala mondiale ma già avviata verso un percorso di autodistruzione che arrivo di lì a breve con la WW1 (prima) e con la WW2 (poi).
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