domenica 5 marzo 2023

Franz Lenhart, il formidabile illustratore europeo che rimase innanzitutto meranese, fino all'ultimo

E' stato, con il roveretano Fortunato Depero, fra i maggiori esponenti della cartellonistica pubblicitaria italiana del Novecento.
Merano vista da Franz Lenhart pittore. Il Duomo e la Torre della Polvere in primo piano, con i monti del Gruppo di Tessa sullo sfondo. Si riconoscono la Zielspitze/Cima di Tell a sx e il Tschigat/Cigot al centro. Anche gli edifici del centro storico sono resi fedelmente.



Pannello dedicato a Bolzano nella Wandelhalle lungo la Winterpromenade a Merano.
E' sempre stato modernissimo nella  sua vasta produzione, che spaziava dal disegno alla pittura, alla cartellonistica pubblicitaria e alla pittura muraria.Nato in Austria e poi naturalizzato italiano, Franz Josef Lenhart è morto nel 1992, all'età di 94 anni, nella sua casa-studio nella dépendance di Castel Winkel, a Merano.
👉Si inserì nel percorso artistico ed estetico che si era fatto largo nei ruggenti anni Venti delle avanguardie artistiche futuriste poi destinate a confluire nel bellicismo
Il manifesto dedicato alla località balneare di Abbazia (oggi in Croazia) nel 1940.
fascista. Ma fu attivo soprattutto fra le due guerre, negli anni Trenta.
Ben 186 fra i suoi manifesti originali si trovano al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, deposito della più ampia raccolta di grafica pubblicitaria esistente in Italia.
👉 Nella sua produzione la montagna fu sempre molto presente a partire dalle località turistiche delle Dolomiti, in particolare Cortina d'Ampezzo e Madonna di Campiglio, raffigurate come scenari ideali per rampanti turisti sportivi e mondani.
👉 Figura tra i grandi cartellonisti degli anni Trenta. assieme a Gino Boccasile, Severo Pozzati (Sepo) e Fortunato Depero.
👉Nella sua Merano rimangono i pannelli murari incastonati nel muro della Wanderhalle, il lungo gazebo coperto che affianca, orientata in modo da intercettare i raggi del sole invernale, la Winterpromenade, la passeggiata urbana che testimonia delle raffinatezze della borghesia europea di fine Ottocento, trionfante su scala mondiale ma già avviata verso un percorso di autodistruzione che arrivo di lì a breve con la WW1 (prima) e con la WW2 (poi).

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