sabato 5 agosto 2023

L'ingresso ufficiale della centrale Piazza Battisti (che però all'epoca si chiamava Piazza Littorio)

Questo portale ad arco quadrato fu pensato come ingresso celebrativo alla nuova piazza ricavata dentro il centro storico buttando giù le abitazioni popolari. Fu chiamato "Passaggio dei Legionari Trentini".
Anni Trenta del Novecento: il "Passaggio dei Legionari Trentini" col fregio completo della firma dei Mussolini, firma che  venne scalpellata via nel 1945. La galleria ad arco quadrato immetteva nella allora nuova piazza, che oggi é intitolata a Cesare Battisti.
Il "Passaggio dei Legionari Trentini" collega la piazza con Via San Pietro. Il mosaico "La
donna del Fascio" (1937) é di Gino Pancheri e comprende la citazione di Mussolini trat-
ta dal discorso sulla proclamazione dell’Impero coloniale italiano del 9 maggio 1936. In
basso a destra si intravvede la lapide commemorativa a Giannantonio Manci, che fu dap-
prima legionario fiumano, poi antifascista e infine martire della Resistenza trentina.
La piazza fu realizzata nel 1936 con lo sventramento del quartiere popolare del Sas, demolendo buona parte degli edifici di abitazione le e botteghe artigianali che componevano il tessuto urbano di quella zona del centro storico cittadino.
👉Il "piccone risanatore" di Mussolini a Trento, come in altre città d'Italia, si accaniva sui quartieri popolari del centro storico, li spianava e li sostituiva con "spazi fascisti": in questo caso con una piazza interamente nuova nello stile razionalista e monumentale adottato dal regime.
👉Il fascismo lasciò altre impronte urbanistiche nella città: le nuove caserme in Corso degli Alpini; la stazione ferroviaria e le poste centrali (stazione e poste che sostituirono edifici già esistenti e funzionanti, ma dallo stile esplicitamente austriaco), le scuole elementari Sanzio, il Grand Hotel Trento, la Casa del Fascio sede del partito fascista, il Mausoleo di Cesare Battisti ed altri ancora. Ma l’intervento più massiccio resta la cancellazione dell’antico quartiere del “Sas” nel centro storico, fu realizzato per ottenere uno spazio dedicato alle ritualità del regime.
La "Galleria dei Legionari Trentini" oggi, vista in Google Maps. Dal fascismo alla Repubblica la novità toponomastica fu sostituire "passaggio" con "galleria". 

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