Le more sono quelle dello spinoso cespuglio selvatico del contado, che cresceva spontaneamente e non doveva essere coltivato.
Eccole, le more raccolte nel giardino di casa, in compagnia di qualche prugna di Dro caduta dall'albero. Nel riquadro le fette di polenta scottate alla piastra e poi spalmate di marmellata di more (polenta e marmellata, come si usava un tempo). |
La marmellata di more con le fette di polenta: ci si faceva la colazione. Oppure an- che la merenda pomeridiana. Per la formula della marmellata vedi qui, perchè la Carla non mi ha spiegato niente, me l'ha soltanto regalata. |
E da me, nel giardino di casa sopravvivono quelle due-tre piante messe a dimora 15 anni fa.
👉Le more selvatiche non vanno confuse con i frutti dell'omonimo albero (il "moràr", sia a frutto rosso che bianco), assai diffuso dalle nostre parti ai tempi della coltivazione del gelso da seta, con le cui foglie venivano alimentati i bachi da seta (siamo ai tempi della fiorente industria serica ottocentesca).
In ogni caso le more selvatiche sono, nel loro piccolo, un vero spettacolo della natura. |
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