mercoledì 21 agosto 2024

Ma quale Translagorai sogna la periferia urbana?

Da Quarto Oggiaro o da Torpignattara che sia, cambia poco. Il quadro é sempre quello: la montagna sognata dalla città. Va avanti così dal 1863, cioé da quando il ministro Quintino Sella fondò il Club Alpino Italiano.
La traversata dei Lagorai dalla Panarotta al Passo Rolle è un trekking alpino impegnativo per i continui dislivelli e per la lunghezza, che tocca i 80 chilometri. Sono chilometri molto diversi da quelli dei "cammini" che affollano i salotti cittadini, da Compostela in giù. Non si può affrontare alla leggera, in preda a un malinteso "desiderio di natura".           (Grazie a Agh per la mappa del percorso)
Dopo l'adesione a Dolomiti Unesco la montagna è stata ridotta a sfondo per i selfie,
e masse sempre più vaste di persone impreparate sono state incoraggiate a spin-
gersi "là dove  volano le aquile". Tanto poi il soccorso alpino arriva con l'elicottero...
Ma non bastano la fermezza di piede e l'assenza di vertigini, servono esperienza di montagna e familiarità con l'ambienta alpino. Così, alla fine sono pochi quelli che la fanno davvero, anche se la Translagorai popola i sogni di tanti turisti ed entusiasti dell'improvvisazione. Sono forse questi sogni di "persone impreparate" che spiegano il gran numero di chiamate al soccorso alpino? Sognare la montagna guardando fuori dalle finestre delle città è un'abitudine vecchia, che risale addirittura alle origini del CAI...
Tutto quasi gratis per gli imprudenti. Eppure un'ora di volo pesa fino a 8400 Euro
sulle tasche dei contribuenti, cioè su quelli che pagano le tasse.
👉Il CAI di Quintino Sella, preceduto dall'Alpine Club britannico, scopriva le Alpi conquistandone le cime, quando nei borghi di montagna non ci si dava nemmeno la briga di dar loro un nome. Per i montanari di allora il mondo civilizzato finiva al livello delle malghe, più sopra c'erano soli i crozi, che non davano erba buona per le vacche e nemmeno erba per le pecore, e neanche per le capre...
👉La storia ha i suoi tempi, i gusti della borghesia sono cambiati e la middle class vive in una bolla globalizzata. Il resto dei "cittadini" campa in una realtà mediatica, disponibile a tutto purché compaia su un display e disponga di un account.
E pensare che la "montagna da bere" era cominciata così, in maniera apparentemente spiritosa! Oggi la montagna è ridotta a sfondo plastificato per i selfie delle masse urbane in libera uscita; "semel in anno", appena prima di tornare a poltrone e sofà...

Nessun commento:

Posta un commento