lunedì 22 settembre 2025

Il susino e l'albicocco (comperati in vivaio ma poi abbandonati a sè stessi) sono ritornati selvatici

Li ho piantati e dimenticati lì; senza cure si sono inselvatichiti, i frutti sono piccoli come quelli dei pruni giapponesi, sono solo più pallidi...
Il mirabolano (Prunus cerasifera) è una pianta conosciuta anche con altri nomi come brombolomarusticano o rusticano. I suoi frutti sono simili a piccole prugne delle dimensioni di una ciliegia: quelli in foto provengono dall'albicocco rinselvatichito (gialli) e dal susino rinselvatichito (rossi). Da acerbi sono aspri, ma diventano dolci una volta raggiunta la piena maturazione. Credo siano parenti dei ruspanti amoli (amoli o àmoi in dialetto trentino; erano molto usati per fare la marmellata).
Il manuale da cui ho preso le informazioni è "Frutti selvatici commestibili del trivene-
to" di Paolo Perini e Antonio Sarza, Inveneto Editore, 2024. Lo ho trovato in vendita
alla "Locanda Italia" di Primolano. Molto ben fatto, contiene anche un ricettario.
Probabilmente erano stati innestati su un piede di mirabolano, che è una una pianta di susine selvatiche molto robusta e spartana originaria del Caucaso e dell'Asia Centrale. Allo stato selvatico è diffusa anche in Italia. La pianta del mirabolano viene utilizzata in vivaistica come portainnesti.
Da notare che i piccoli frutti del mirabolano si trovano sia su piante allo stato selvatico che su innesti abbandonati a sè stessi, come ho potuto personalmente constatare.
👉Sebbene appartengano allo stesso genere (Prunus), il mirabolano non va confuso col pruno giapponese (Prunus cerasifera pissardii).
Il susino rosso di vivaio rinselvatichito e l'albicocco di vivaio sono rinselvatichito e tronati alle origini, nel senso che i loro frutti assomigliano per dimensioni e sapore a quelli del mirabolano. Piuttosto aciduli, diventano dolci quando sono molto maturi.

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