Fra le case di un borgo decaduto (era cresciuto grazie alla posizione sul confine italo-austriaco) prospera oggi una piccola e stilosa locanda.  |
Per mezzo secolo (dal 1866 al 1918) Primolano è stato l'ultimo paese italiano prima del confine di Martincelli dove iniziavano le terre imperiali di Cecco Beppe. All'importanza come borgo di confine si aggiunse, dopo il 1910, anche quella di snodo ferroviario di rango internazionale. E poi venne la WW1. La locanda si affaccia sulla via principale, che porta verso Bassano e la pianura veneta. |
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Dal biglietto da visita della "Locanda Italia": Giuseppe Garibaldi, la Primavera del Botticelli, Che Guevara, Marilyn Monroe e John Lennon. E l'ingresso col bancone. |
Con l'apertura del ramo italiano della
ferrovia Venezia-Trento Primolano divenne l'ultima stazione italiana prima del confine fra i due stati e anche, dopo il 24 maggio 1915, l'ultima stazione italiana prima del fronte di guerra della WW1. Di questi "antichi fasti" oggi sopravvive a stento la stazione ferroviaria, il cui fascio di binari è però largamente inutilizzato.
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Il termine "locanda" segnalava il posto di ristoro per il viaggiatore, dove era possi- bile dissetarsi e sfamarsi, ma anche riposare, cioè trascorrere la notte. La saletta interna, due piatti esotici (chili di fagioli rossi e carne stile Tex-mex, paella iberica) e, appunto, una stanza dove è possibile fermarsi per la notte. |
👉Ma anche dopo la WW1, quando la Valsugana e l'intero Trentino passarono all'Italia, la borgata mantenne una sua importanza: una primazìa non più militare ma di snodo stradale e via turistica, visto che da qui bisognava passare per salire i tornanti della "scala di Primolano", prendere quota e salire verso Feltre e il Primiero.
👉Oggi il paese sopravvive fra i cavalcavia della superstrada costruita negli anni Settanta e poi resi inutili dalla galleria per il Primiero: muti testimoni della marginalizzazione di quello che, fino ad appena pochi anni prima, era stato un vitale snodo infrastrutturale e commerciale.
👉La Locanda è diventata, grazie all'impegno e al multiforme attivismo del suo gestore, un punto di coagulo di iniziative
legate al turismo culturale e alla conoscenza del territorio.
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L'Intelligenza Artificiale ha generato questo collage che riassume il passato confinario, ferroviario e militare di un borgo minore che nei secoli si è ritrovato ad essere uno snodo strategico fra la Mitteleuropa austro-tedesca e la civiltà adriatica della Serenissima. |
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