domenica 13 gennaio 2019

Il cafonal è sbarcato in Val Ridanna

C'è uno sfibrato edonismo che unifica lo stivale da Sud a Nord, e il "Sudtirolo felix" non ne è indenne: colpisce anche in Val Ridanna...
brutture di montagna
Senza la firma del sindaco questi postacci non si aprono. Ma se il
sindaco si è fatto eleggere proprio per questo? Succede, anche nel
paradiso turistico sudtirolese, che il Partito degli Affari domini e di-
sponga anche nelle amministrazioni comunali, cioè sul territorio.
Ecco un posto fatto a misura dei turisti cresciuti nel disastro neuroedilizio delle periferie cittadine.
Sono proprio loro i clienti ideali, assuefatti ad un universo urbano dove una rotonda provvista di "ulivo della pace" sembra normale, come normale pare lo  spartitraffico seminato a prato inglese, dove cresce una vite con tanto di cartello: "vite".
Il vero futuro degli anni ottanta, iniziati con Craxi e maturati con Berlusconi, è questo presente, con i bimbi di quel tempo ormai divenuti adulti e portatori di una voracità consumista ottusa e frettolosa.
E' indubbio: ai millenials divenuti adulti queste cose piacciono: per loro "it sounds good", ci sono abituati fin dall'infanzia visto che il cafonal li ha cullati fin da bambini.
E' però altrettanto indubbio che ai padri tocca ammettere di non essere anime belle e innocenti.
Dovremmo domandarci in cosa sia consistita la nostra complicità perchè, diciamocelo, siamo stati un po' tutti complici di questo delirio neuroedilizio che dopo aver divorato la Val Padana risale a spron battuto le vallate alpine con tutto il suo carico di squallore "eco-compatibile".

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