venerdì 7 febbraio 2020

Il doppio campo di San Trovaso, dove Corto Maltese si intratteneva coi gatti veneziani

Girovagando nella Venezia minore, quella amata da Hugo Pratt. Ampio e arioso, San Trovaso è acquattato ai margini dei flussi turistici...
Il campo principale è rialzato perché originariamente si trattava di una cisterna per
la raccolta dell'acqua piovana, secondo l'usanza delle siccitose isole dalmate.
...che infatti lo lambiscono appena, mantenendosi sull'altra sponda del Rio di San Trovaso, in Dorsoduro.
👉Sui due campi adiacenti, che si toccano d'angolo, si affacciano due facciate di una fra le più antiche chiese della città. Basti dire che già nel 1028 le famiglie Barbarigo e Cavavella la riedificarono, cacciando la memoria di quella primigenia..
Un solitario Corto Maltese mentre intrattiene i gatti di San Trovaso: "Nel giardino
dell'Eden c'era di tutto. Fegatini, rognoncini, carne tritata, pesciolini rossi e ciotole
di latte. Solamente una cosa non si poteva mangiare: «
la lisca di pesce proibita»..."
👉I due campi rimandano a due diversi ingressi. La tradizione vuole che le entrate differenziate servissero per separare le fazioni rivali del quartiere, forse i Castellani e i Nicolotti, al fine di evitare risse quando si recavano in chiesa. Non a caso il ponte adiacente è il famosissimo Ponte dei Pugni sul Rio de San Barnaba (il suo gemello, teatro di analoghi antagonismi territoriali, si trova a Santa Fosca).
👉Davanti alla facciata principale si apre il campo di San Trovaso vero e proprio, con la sua grande vera da pozzo piazzata al centro di un vasto rialzo che ricopre la preziosa riserva d'acqua.
campo san trovaso
L'ampio slargo del campo principale si apre sulla facciata della chiesa ed è chiuso su un lato dal retro dello squero di San Trovaso, dove ancora oggi si riparano le gondole.

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