sabato 24 dicembre 2011

Al Belvedere Enzbirch sopra a Laives-Leifers

Si tratta di un giro inconsueto, soprattutto per la zona scelta: gli anonimi rilievi sopra Laives-Leifers (alla periferia sud di Bolzano).
L'abitato di Laives, tra Bolzano città e la Basa Atesina, con la gassa costiera porfirica che separa il solco principale dai laghi di Monticolo e di caldaro. Dietro la lunga catena Macaion-Penegal-Monte Roen che si estende a sud fino a Mezzocorona e costituisce il confine linguistico fra Alto Adige e Trentino. Sullo sfondo fanno capolino le creste dell'Adamello-Cevedale, quelle delle Maddalene e del meranese Gruppo di Tessa.

La valle dell'Adige dalla Bassa Atesina a Merano coi monti del Gruppo di Tessa sul-
lo sfondo. Dalla panchina del belvedere Enzbirch, sulla verticale di Laives.
Appollaiato tra gli alberi del limitare dell'altipiano, esattamente sopra l'abitato di Laives, c'è un belvedere molto appartato e poco conosciuto da cui si può vedere d'infilata la Val d'Adige da Bolzano a Merano.
In primavera dev'essere un colpo d'occhio, vado in avanscoperta in questo inverno secco.
Il tracciato in Google Earth.
Individuata la stretta stradina che sale ai masi di Laives, salgo finhè deo lasciare l'auto alla stanga poco prima del maso Hocheggerhof (m 900 circa, a 15 minuti in auto da Laives).
👉Ho preferito fare il giro largo fra i boschi (blu) anzichè seguire il sentiero che porta direttamente al belvedere (rosso).
Così, quasi sempre su strade forestali, ho raggiunto con una salita di 460 metri i bei pianori attorno al maso Prentner Hof (m 1.346). Poco oltre, sempre in posizione aperta e prativa, ho superato prima il baretto Högger e poi il nuovo albergo di maso Schadner Hof (m 1.370), un po' fuori scala in verità, e raggiungibile anche da Nova Ponente su strada asfaltata.
Nel corso dell'escursione, una volta giunti sull'altipiano, si transita anche dal maso
Prentner Hof, che già da solo giustificherebbe l'uscita.
👉Scendendo dolcemente su ampia mulattiera che taglia il bosco ho oltrepassato un paio di panchine di sosta fino a giungere alla deviazione per il belvedere Enzbirch (o Enzbirg, o anche Trens Birg, segnale). Il posto si raggiunge in pochi minuti con qualche saliscendi (nel frattempo dai masi sono calato di 100 metri. La panchina è a quota 1.270). Sin qui, due ore dall'auto.
👉Dopo la foto di rito scattata a picco sul paese di Laives sono risalito fino alla mulattiera, che ho seguito, sempre in discesa, fino alla confluenza con la strada forestale già percorsa all'andata, e poi fino al parcheggio dell'auto (1 ora, è la parte in rosso).

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