Era stato voluto e realizzato nel 1894 dalla sezione di Hannover del Duöav che gli diede il nome di "Kaiserin Elisabeth Schutzhaus".
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In giallo il volume aggiunto. E con l'occasione il nome torna all'originale del Duöav, prima del lungo interregno italiano in cui si chiamò "Gino Biasi al Bicchiere". |
Nel 1894 il Becherhaus fu costruito in onore dell’imperatrice Elisabetta, un’incredibile impresa con le sue 25 tonnellate di materiale da costruzione portate a spalle fino in vetta.
👉Il rifugio venne inaugurato in occasione del compleanno dell’imperatrice. Il Becherhaus comprendeva anche la piccola cappella “Maria im Schnee”, oggi inglobata nella struttura del rifugio.
Fu realizzato dalla sezione di Hannover dell'allora
club alpino austrotedesco Duöav.
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L'incredibile posizione del Becherhaus lungo le creste del confine italo-austriaco in una vecchia cartolina. Si raggiunge dal fondovalle con una lunga e faticosa salita. |
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Il rifugio in costruzione. La intitolazione di rifugi alpini alle altezze imperiali di casa d'Austria era un'abitudine assai diffusa, che dai monti dell'arco alpino si era spostato fino alla Künstenland, com'era chiamato il litorale adriatico orientale nell'era degli Asburgo, fino ad arrivare fin sul suggestivo Monte Maggiore di Fiume. |
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