giovedì 7 agosto 2014

Tra le trincee di Monte Zebio (Asiago)

Escursione autunnale al Museo delle Trincee sullo Zebio di Asiago.
Il Monte Zebio, situato appena a nord del capoluogo, offre anche una bellissima, ampia veduta sulla conca centrale dell’altipiano di Asiago, con vista diretta su Gallio e sul massiccio delle Melette, con il Monte Fior e le altre cime su cui s'arrestò l'avanzata della Strafexpedition dell'estate 1916.
La foto, scattata dalle alture  del Monte Zebio poste a nord dell'attuale Malga
Zebio, mostra sullo sfondo l'insieme di cime tondeggianti del massiccio
delle Melette con ben visibile, al centro, il Monte Fior. Le vicende narrate
da Emilio Lussu nel suo "Un anno sull'altipiano" si svolsero proprio fra
Monte Fior e Monte Zebio, dall'estate del '16 a quella del '17.
Vedi le altre foto in Google Foto.
Questi sono i luoghi in cui Emilio Lussu ha combattuto e ambientato il suo libro “Un anno sull’Altipiano”.
Le cicatrici della WW1 sono ancora ben visibili: camminamenti, trincee e gallerie di cui alcune ripristinate (e ben documentati dal sito magicoveneto.it).
Il percorso, qui visto in Google Earth, fa una breve digressione verso il
cimitero della Brigata Sassari dove si trovano anche alcuni tratti di trincea
perfettamente restaurati. Per il resto si dipana ad anello attorno alla depres-
sione dell'attuale Malga Zebio, tra la Crocetta, la Lunetta, il Monte Zebio
e i roccioni sopra Casara Zebio Patorile.
Scarica la traccia GPS.
Qui,  e sugli altri monti vicini, gli austro-ungarici si attestarono dopo l'arenarsi della Strafexpedition. Costruirono un formidabile sistema di fortificazioni, con trincee rinforzate in calcestruzzo e profonde caverne, difese da più linee di reticolati.
Grazie alla sua posizione centrale, tra la primavera del 1916 e l’autunno del 1918, divenne un importante caposaldo della linea di resistenza austriaca tra la Val d’Assa e l’Ortigara.
Dal luglio 1916 fino al 10 giugno 1917 (inizio della battaglia dell'Ortigara), l'esercito italiano tentò innumerevoli volte di conquistare la cima dello Zebio, senza mai riuscire a superare la strenua resistenza degli imperiali. Quando cominciò la famosa battaglia dell'Ortigara, il monte Zebio figurava fra i tanti obiettivi da conquistare...
Da tempo le truppe italiane si erano attestate alle pendici dello Zebio, poco sotto le trincee austriache, costruendo anch'esse delle fortificazioni da cui partire per l'attacco alla posizioni imperiali: si pensi che sotto la Crocetta di Zebio la trincea austriaca e quella italiana si trovavano a qualche
metro di distanza. Situazione che si ripeteva poco più a sinistra, sotto la Lunetta di Zebio, nel settore tenuto dal battaglione in cui prestava servizio Emilio Lussu.
L'escursione passa anche in località Lunetta dove avvenne la grottesca vicenda della mina di Scalambron, a testimonianza della quale fu eretta una lapide commemorativa che falsa il dato storico.

Quote e dislivelli:
Quota di partenza/arrivo: m 1.628 (parcheggio)
Quota massima: m 1.784 (oltre Monte Zebio)
Dislivello assoluto: m 156
Dislivello cumulativo in salita: m 271
Dislivello cumulativo in discesa: m 266
Distanza con altitudini: 7,5 chilometri
Tempo netto totale: 2:40 ore
Difficoltà: T

Descrizione del percorso:
Dall'auto si prosegue in piano sulla forestale per mezzo chilometro giungendo agli edifici di Malga Zebio (m 1.690), che si trovano al centro di una conca con la Crocetta di Zebio (m 1.708) sulla sinistra ed il basso Monte Zebio (m 1.707) sulla destra. Si sale tra le opere di guerra sino al cippo della Crocetta proseguendo poi in direzione sud verso Mina Scalambron (m 1.677) dove, in località Lunetta di Zebio esploso la mina omonima (obelisco monumentale). Con breve digressione che transita dalla vicinisssima Cima Scalambron (m 1.621) e dal Bivalcco Stalder (chiuso) si giunge al cimitero militare della Brigata Sassari (trincee e opere di guerra restaurate). Tornati all'obelisco della Lunetta si risalgono i declivi del basso Monte Zebio traversando verso nord fino alla fontana Zebio Pastorile (m 1.730). Sempre fra restidi trincee si cala tra i roccioni situati sopra Casera Zebio Pastorile che si raggiunge in breve (m 1.706). In un quarto d'ora si scende su forestale fino all'auto.

Come arrivare:
Da Asiago ci si porta all'aeroporto situato a nord del paese, in località Rigoni. Lo si costeggia nel suo lato più lungo e si imbocca la Val Giardini. Si percorre il disagevole sterrato per cinque chilometri fino al bivio di località Scoglio Bianco (m 1.539), dove si prende a sinistra. Dopo un altro chilometro si trova un altro bivio, ormai in prossimità di Malga Zebio (m 1.628 - divieto di transito). Si lascia l'auto nel poco spazio disponibile.

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