Non è qui da molto e si è aggiunto agli ormai numerosi punti di appoggio che popolano i Lagorai. Il vecchio detto "in Lagorai solo con tenda e sacco a pelo" forse non vale più.
La cresta che unisce il Monte Cenon (in primo piano) e il Croz di Primalunetta (sulla sinistra in ombra) è punteggiata da trincee ed opere di guerra. Ed è appunto dai resti di una baracca è stato ricavato il bivacco "Mario Tadina", ben realizzato ma purtroppo privo di acqua e legna. Bella la vista sulla catena della Valsugana, dalla Caldiera e Ortigara fino a Cima Portule e Cima Larici. |
La Valsugana con l'ampio slargo di Borgo e la piccola Val di Sella sulla sinistra vista dal Croz di Primalunetta, con il bivacco sotto il braccio della croce di vetta.
Vedi le altre foto in Google Foto.
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Ma la lunga catena di porfido resta ancora il meglio per chi apprezza l'andar per monti senza impianti.
Qui si incontrano solo persone che apprezzano ciò che li circonda anzichè ciò che compare sugli schermi e qui i posti dove riempire la borraccia non mancano e non si sente la mancanza di bar e baretti.
Qui ci viene solo chi ama le
camminate di poca apparenza e molta sostanza.
Il risultato non è male e a fondovalle ristoranti, bar, malghe e agritur, affittacamere, sono salvati proprio da questo turismo ancorato al territorio. E che continui così!
Si parte e si arriva dal Ponte delle Rudole, in Val Campelle.
Quote e dislivelli (dati GPS):
camminate di poca apparenza e molta sostanza.
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Si parte e si arriva dal Ponte delle Rudole, in Val Campelle.
Quote e dislivelli (dati GPS):
Quota di partenza/arrivo: m 1.320 (parcheggio al Ponte delle Rudole)
Quota massima raggiunta: m 2.252
Dislivello assoluto: m 932
Dislivello cumulativo in salita: m 1.412
Lunghezza con altitudini: km 14.95
Tempo totale netto: 4:00
Difficoltà: E
Descrizione del percorso: dal parcheggio al ponte (m 1.320) si imbocca la forestale chiusa al traffico che sale verso la radura di Primalunetta e la si percorre fino a quota 1.680 circa dove la si abbandona per prendere sulla sinistra il "sentiero della memoria" L34 che transita per Malga Val di Pra (m 1.780) e si inerpica con ripide serpentine fino al punto panoramico di quota 1.970 (panchina), Si prosegue lungo lalinea di massima pendenza fino alla croce del Monte Cenon (m 2.211). Si percorre interamente la lunga cresta che porta al Croz di Primalunetta transitando dal bivacco Mario Tadina (m 2.250) e dalla croce divetta del Croz di Primalunetta (m 2.270). Ci si infila nel ripido canalino che porta alla Forcella di Caldenave (m 2.150) e, con breve traverso in quota, alla vicina Forcella delle Tavarade. Da qui si imbocca la Val di Ravetta e la si percorre (qualche punto delicato in caso di neve residua)fino alrifugio "Claudio e Renzo" a Malga Caldenave (m 1.770). Si scende nella piana di Ponte Caldenave dove-oltrepassato il ponte - si lascia il sentiero SAT 332 per prendere sulla sinistra il "sentiero ex-cava Maffei" che prosegue nel bosco fino a quota 1.510 circa dove intercettala forestale (già seguita all'andata) che scende al Ponte delle Rudole.
Come arrivare: si lascia la strada statale 47 della Valsugana a Borgo da dove si seguono le indicazioni turistiche per il "Rifugio Crucolo" risalendo in tal modo la Val Campelle. La stretta stradina asfaltata super il ristorante Crucolo e s'inoltra nell'alta valle. Arrivati in prossimità del Ponte Tedon si lascia l'auto appena a monte della ex-Malga Cenon di Sotto dove inizia la forestale che sale alla radura di Primalunetta. Uno spiazzo presso il ponte funge da parcheggio.
Il bivacco "AntonioTadina" sullo sfondo della Cima di Primaluna (e Cima Ravetta appena dietro). A destra, oltre il solco della Valsugana, la seghettata cresta Nord dell'Altipiano di Asiago. |
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