Da Osor a Nerezine, sempre in ambienti molto mediterranei, quasi greci o anatolici, pastorali e calcinati dal sole. Si passa dal Televrin, il punto più elevato dell'isola di Lussino (quota 588 metri).
Dalla cresta del monte Osorcica il panorama abbraccia le vicine isole di Susak, di Unije edi Krk, ma anche la lontana cima dell'Učka (Monte Maggiore), con sulla destra l'intera catena costiera del Velebita. La salvia selvatica, il timo e il rosmarino, la lavanda, l'elicrisio e le altre piante odorose cambiano il sapore stesso delle pecore che da sempre qui si allevano allo stato semi-brado e che danno la carne del celebre agnello di Cherso. Le stesse erbe danno anche un miele forse unico: il miele di salvia selvatica.
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Il rifugio "Sveti Gaudent" è stato ricavato da una ex-baracca della marina militare italiana, che da quassù teneva d'occhio gli ingressi nel Quarnerolo, uno dei tre pas- saggi obbligati per chi dall'Adriatico puntava all'importantissimo porto industriale di Fiume/Rijeka. Oltre alla lontana costa istriana da qui si vede anche il sottostante paese di Osor, con le vicine baie di Ustrine e di Martinšćica (qui sto usando la to- ponomastica e la grafìa croata).
Vedi le altre foto in Google Photo.
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A cima Televrin s'arriva per sentieri alti sul mare, tra le piante aromatiche dell'isola di Cherso/Cres.
E' una bella escursione da fare a primavera, quando le isole sono ancora verdi, prima di luglio e agosto, mesi che le renderanno gialle, bruciate dal sole e infestate dai vacanzieri.
Nomi e grafia sono sempre ballerini da queste parti: in italiano è Monte Ossero in croato é Osorščica o Osoršćica, spesso Osorscica o anche Osorcica in altre lingue.
Scarica la traccia GPS da Wikiloc.
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👉Questo giro si fa raccomandare non solo per il panorama di mare e di isole, che descrive nella sua intierezza l'arcipelago di Cherso e Lussino, ma anche per l'incontro, lungo il sentiero, dell'unico rifugio alpino delle isole quarnerine, la "Planinarska kuća Sveti Gaudent" (Rifugio alpino San Gaudenzio), una curiosa costruzione a un solo piano che prende il nome dall'antico vescovo di Ossero che morì nel 1050.
La città di Ossero nel 1787, al termine della dominazione veneziana. Sulla sinistra, in bella evidenza, il monte Ossero con la chiesetta di San Nicola. |
👉Si narra che il sant'uomo evangelizzatore abbia vissuto da eremita in una grotta a sud di cima Televrin e che abbia anche liberato l'isola dai serpenti velenosi (ma non dai carbonazzi, evidentemente, visto che abbiamo sbattuto il naso su due grossi esemplari impegnatissimi a scambiarsi effusioni di primavera, e che non ci hanno degnati di uno sguardo).
👉Cima Televrin, battuta dalla frizzante bora di primavera. fu raggiunta il 28 marzo 1887 da Rodolfo d'Asburgo, l'infelice marito della Kronprinzessin Stephanie, alla quale sul Litorale vennero in titolati il rifugio alla Sella di Poklon, sul Monte Maggiore, nonchè l'Hotel Imperial ad Abbazia.
👉Anticamente per il Golfo del Quarnaro passava un ramo marino della via dell'ambra. Questo fatto storico ha dato la stura a miti e leggende legate all'antichità classica, tanto che l'arcipelago delle isole quarnerine è anche conosciuto come "Le Absirtidi": si vuole infatti che proprio qui - in queste isole popolate dal mitico popolo dei Brigi - Absirto sia stato ucciso dalla sorella Medea per aiutare Giasone, suo sposo e capo degli Argonauti, a fuggire dalla Colchide trasportando il Vello d'Oro sulla nave Argo.
Leggende a parte, purtroppo dal 2011 il fianco dell'Osorcica è deturpato da una strada di servizio aperta per servire i centri di telerilevamento per le trivelle delle piattaforme petrolifere nell'Adriatico.
👉Cima Televrin, battuta dalla frizzante bora di primavera. fu raggiunta il 28 marzo 1887 da Rodolfo d'Asburgo, l'infelice marito della Kronprinzessin Stephanie, alla quale sul Litorale vennero in titolati il rifugio alla Sella di Poklon, sul Monte Maggiore, nonchè l'Hotel Imperial ad Abbazia.
👉Anticamente per il Golfo del Quarnaro passava un ramo marino della via dell'ambra. Questo fatto storico ha dato la stura a miti e leggende legate all'antichità classica, tanto che l'arcipelago delle isole quarnerine è anche conosciuto come "Le Absirtidi": si vuole infatti che proprio qui - in queste isole popolate dal mitico popolo dei Brigi - Absirto sia stato ucciso dalla sorella Medea per aiutare Giasone, suo sposo e capo degli Argonauti, a fuggire dalla Colchide trasportando il Vello d'Oro sulla nave Argo.
Leggende a parte, purtroppo dal 2011 il fianco dell'Osorcica è deturpato da una strada di servizio aperta per servire i centri di telerilevamento per le trivelle delle piattaforme petrolifere nell'Adriatico.
Quote e dislivelli (dati del GPS):
Quota di partenza:m 10 (inizio strada bianca)
Quota di arrivo: m 54 (litoranea a Nerezine)
Quota di arrivo: m 54 (litoranea a Nerezine)
Quota massima raggiunta: m 588
Dislivello assoluto: m 578
Dislivello cumulativo in salita: m 664
Dislivello cumulativo in discesa: m 623
Lunghezza con altitudini: km 12,6
Tempo totale netto: ore 5:15
Difficoltà: E
Descrizione del percorso: la traccia GPS toglie ogni problema di orientamento e rende superflua la descrizione dettagliata. Dal paese di Osor si passa il ponte che separa le due isole e si entra nella zona del campeggio sulla destra. Da qui si segue per un breve tratto la stradella (inizialmente asfaltata, quasi subito sterrata). Un evidente segno rosso sulla sinistra marca l'inizio del sentiero.
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