Ampio giro ad anello sulle pendici meridionali del monte Raschötz (Rascesa in italiano e Rescesa in ladino), con partenza dalla stazione a monte della funicolare di Ortisei, passaggio in quota dalla cresta sommitale fino all'Ausserraschötz (m. 2.281), con poi un lungo ritorno a valle attraverso antichi percorsi e sentieri poco o nulla frequentati.
Cinquanta metri più in basso, sulla sinistra, si snoda la lunga teoria di turisti saliti con la funicolare. Ma l'aerea, facile e superpanoramica cresta del Rascesa è completamente deserta. A sinistra la bastionata dell'altipiano dello Sciliar, a destra le dolci ondulazioni dell'altipiano del Renon. |
Dalla cresta del Rascesa verso Nord: l'intaglio della Val d'Isarco con le cime della cresta di confine austriaca.
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Per il ritorno a valle abbiamo scelto un percorso molto ampio e altrettanto vario, che si compie fra mulattiere lastricate usate un tempo per portare le vacche all'alpeggio, boschi silenziosi, stradelle forestali, prati panoramici.
Non mancano gli strappi in contropendenza, quello più impegnativo (il Katzenleiten, passaggio del gatto) aggira uno sperone porfirico ed è attrezzato con cordini metallici, scale in legno e balaustre antivertigine.
Per la discesa a Ortisei ci si avvale infine della lunga e ripida mulattiera
lastricata usata un tempo per trasferire le mandrie all'alpeggio.
Scarica la traccia GPS da Wikiloc. |
L'affollamento delle praterie sommitali l'abbiamo by-passato scegliendo di percorrere il Rascesa interamente in cresta, godendo così del doppio affaccio verso Nord e verso Sud, un bel traverso orizzontale nelle praterie stupende e deserte.
Se si eccettua l'incrocio presso la cappella alpina di Heiligkreuz (dove abbiamo intersecato il flusso turistico) in tutta la giornata non abbiamo incontrato anima viva.
Unica eccezione i quattro turisti tedeschi che si rifocillavano al ristoro del maso Ramitzler Schweige, che comunque provenivano da altre zone e che sono rapidamente scomparsi alla vista.
Quote e dislivelli (dati del GPS):A proposito: alla Ramitzler Schweige - frequentata per lo più dai locali a fine settimana - hanno anche il Graukäse (formaggio grigio) e servono pure i canederli di grano saraceno con insalata di cavolo cappuccio (insomma: no makaroni, no spacheti, no proseko...). |
Quota di partenza: m 2.130 (stazione a monte della funicolare)
Quota di arrivo m 1.240 (parcheggio a Ortisei)
Quota massima raggiunta: m 2.258
Dislivello assoluto: m 128
Dislivello cumulativo in salita: m 600 circa
Dislivello cumulativo in discesa: m 1.050 circa
Lunghezza con altitudini: km 17,4
Tempo totale netto: ore 5:30
Difficoltà: EE
Descrizione del percorso: la traccia GPS toglie ogni problema di orientamento e rende superflua la descrizione dettagliata. Il ritorno a valle avviene in discesa ma le contropendenze si accumulano e a fine giornata assommano a ben 700 metri. Attenzione: senza traccia GPS l'orientamento dopo la Ramitzler Schweige è problematico.
Come arrivare: si risale la Val Gardena sino al suo capoluogo, St. Ulrich/Ortisei. Si cerca posto in uno dei parcheggi a pagamento all'interno del paese. Bisogna mettere in conto 12 Euro a giornata.
Un gran bel percorso che conosco è ho fatto più volte, diciamo che nessuno si spinge più in là delle vicinanze dell'arrivo della Funivia, un vero peccato!
RispondiEliminaSì, è come se a Venezia tutti i turisti si concentrassero sul ponte di Calatrava (ma forse sta già succedendo?).
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