venerdì 23 luglio 2021

Fu grazie agli emigranti del Tesino che la patata giunse nei campi e sulle tavole del Trentino

Arrivò dalle nostre parti grazie agli abitanti del Tesino, il piccolo e marginale altipiano che fu a lungo terra di povertà e emigrazione.
Arrivò nelle valli alpine piuttosto tardi (a fine Settecento) e fu introdotta in Trentino verso il 1810, partendo dalla conca del Tesino.
Qui una classica padellata di patate smalzade ossia condite con il grasso di maiale,
che in tedesco si dice Schmalz.
La patata é parte integrante della vita e della cultura materiale delle civiltà alpine, però bisogna ricordare che in realtà planò da queste parti piuttosto tardi, diciamo quasi assieme alla rivoluzione industriale.
👉Niente di medioevale e ancora di meno di antico, quindi ma anzi un presenza decisamente moderna (venne importata dalle Americhe nel Cinquecento, ed impiegò un paio di secoli per farsi accettare nelle cucine europee.
👉Ne aveva parlato anche Charles Latrobe, viaggiatore inglese dell'Ottocento mitteleuropeo.
Attualmente é in corso una querelle territoriale: fu coltivata prima in Valsugana o in Val di Gresta? Gli storici puntano sull'altipiano del Tesino.
Il piccolo altipiano del Tesino visto dal Monte Coppolo, ossia dai dintorni del Passo Brocon. Siamo al confine fra Trentino e i territori di Feltre, in una sorta di "terra nullius" che poteva contare solo sulle proprie risorse. Sullo sfondo tra le nuvole l'Altopiano di Asiago.

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