domenica 31 ottobre 2021

Giro del Lago di San Valentino alla Muta (Val Venosta)

Meno noto del più grande Lago di Curon, é uno dei tre laghetti di Resia: i primi due vennero sommersi insieme alle case di Curon nel 1950, quando venne costruita il grande sbarramento idroelettrico.
La riva meridionale, con il paese di San Valentino in lontananza. Il Lago di Resia e il paese di Curon sono nascosti dalla diga, e non si vede. Si vede invece la cresta confinaria della Klopaierberg con la punta Plamorders (m 2.982) con a destra i due monti Endkopf (m 2.652) e Plaieskopfl (m 2.442). La sera, al rientro a casa, involtini croccanti di ricotta e spinaci.
Il Lago di San Valentino (chiamato anche Lago della Muta) con l'Ortles sullo sfondo.
Il suo emissario é il fiume Adige, che nasce al Reschen Pass/ Passo Resia.
Vedi le altre foto in Google Foto.
Dei tre laghi originari é l'unico sopravvissuto, gli altri due sono scomparsi con la costruzione della diga idroelettrica e inglobati nel bacino artificiale che alimenta la centra elettrica di Sluderno. Alla fino ho smesso di andarci, pur avendo trascorso qui i primi nove anni della mia vita.
👉Preferisco fermarmi prima, a San Valentino alla Muta, adagiato sulle rive del terzo lago, sopravvissuto all'industria idroelettrica e al delirio spolpante del turismo mordi e fuggi.
Scarica la traccia GPS da Wikiloc.

👉Il vecchio campanile di Curon svettante dalle acque non si trova qui qui, ma nel vicino lago artificiale Reschensee/Lago di Resia ed é ormai diventato una affollatissima meta turistica, una potente calamita mediatica che ha richiamato betoniere, cemento, costruzioni, affarismi e baracchini vari: un'opera di snaturamento ancora in atto... 
👉Il piccolo Heidersee/Lago della Muta rappresenta una via di fuga da tutto ciò: é molto più tranquillo ed é anche dotato di una comoda passeggiata circumlacuale. E' sostanzialmente passato indenne attraverso gli anni tossici della "Milano da bere" che invece hanno completamente snaturato Curon Venosta.
👉Dalla sua riva meridionale, che si affaccia verso Malles e il gruppo dell'Ortles-Cevedale, esce poi un piccolo torrentello: si tratta dell'Adige, che dopo essere passato da Merano, Bolzano, Trento e Veron, terminerà la sua corsa nella laguna veneziana, a Chioggia.

Quote e dislivelli (dati del GPS):
Quota di partenza/arrivo: m 1.470
Dislivello assoluto: irrilevante
Dislivello cumulativo in salita: meno di 50 metri
Dislivello cumulativo in discesa: meno di 50 metri
Lunghezza con altitudini: km 4,8
Tempo totale netto: ore 1:15
Difficoltà: T

Descrizione del percorso: la traccia GPS toglie ogni problema di orientamento e rende superflua la descrizione dettagliata.

Come arrivare: Da Merano si risale interamente la Val Venosta. Arrivati a Malles si prende la strada per Passo Resia, che risale un ampio e scenografico gradiente erboso coltivato a prato falciabile che sbocca nella piana di Sankt Valentin auf der Heide/San Valentino alla Muta. All'altezza delle prime case del paese, sulla sinistra, evidenti parcheggi dai quali si diparte la passeggiata.

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