mercoledì 24 agosto 2022

"Lampi di guerra in Paganella": agile mostra che rievoca la duplice vicenda di antifascismo che si dipanò fra la gente del monte dove si era schiantato un bombardiere americano. Era l'estate del 1944 quando...
La mostra ricostruisce le vicende seguite all'abbattimento del B24 USA , che videro un mem-
bro dell'equipaggio entrare a far parte della nucleo partigiano impegnato nella "Missione Vi-
tal", la radio clandestina che manteneva i contatti coi comandi alleati del Sud-Italia e che tra-
smetteva dai roccioni sopra Molveno
.
...il mitragliere di prua Lee Palser e gli altri otto membri dell'equipaggio si gettarono col paracadute. Alcuni scamparono alla cattura nazifascista grazie alla stessa rete di partigiani che dalle pendici sopra Molveno curavano le trasmissioni di "Missione Vital", la radio clandestina in contatto coi comandi alleati. Insomma:
1) non tutti gli aviatori vennero catturati dei nazisti grazie al fatto che gli antifascisti del posto riuscirono a nasconderne e proteggerne alcuni; 
2) il mitragliere Lee Palser entrò a far parte del nucleo di operatori radio che dai roccioni sopra Molveno trasmettevano "da dietro le linee" preziose informazioni sui movimenti nazisti ai comandi alleati di stanza nell'Italia già liberata.
Un bombardiere Consolidated B-24 Liberator come quello che venne abbattuto in Paganella.
Un po' ingenuo, ci ha lasciato una bella raccolta di disegni e ritratti, tutti esposti nella mostra ospitata nella "Baita Lovara" ai Prati di Gaggia, sopra Andalo e alle pendici della Paganella.
👉Un doveroso plauso al curatore della mostra Epifanio Delmaschio, competente e sicuro punto di riferimento nella ricerca della documentazione e nella cura dei rapporti con i protagonisti della vicenda e i loro parenti sia in loco che oltreoceano. Nei giorni scorsi il figlio dell'operatore radio Matteo Brunetti e le due figlie del pilota USA Patrick Shereda hanno visitato la mostra.
Il mitragliere Lee Palser era un appassionato disegnatore. Durante la sua permanenza presso la "Missione Vital" ammazzava il tempo ritraendo i membri della Resistenza locale con tanto di nome e cognome (cosa ingenua e molto pericolosa, in caso di cattura).


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