martedì 13 settembre 2022

Il vecchio Rifugio Cornisello in Val Nambrone

La demolizione del vecchio rifugio, ospitato in una baracca operaia lasciata lì dall'Enel negli anni Sessanta, è cominciata la mattina di questo 13 settembre e a mezzogiorno era già praticamente terminata.
A mezzogiorno di martedì 13 settembre 2022, dopo sole tre ore di attività il vecchio edificio non c'è più. Da qui inizia un anello in quota che transita dal Lago Nero ma soprattutto dallo storico rifugio Giovanni Segantini, una breve "alta via" ricca anche di storia.
Il locale mensa del vecchio Rifugio Cornisello, prima dell'abbattimento.
E' sempre stato un rifugio negletto e poco documentato. Sulla sua storia "elettrica" è calato un velo di imbarazzato silenzio, perchè legata agli anni dell'industria idroelettrica post WW2 e al suo impatto ambientale.
Anni che furono anni di progresso tecnico e di speranza nel futuro, che portarono un benessere diffuso ma che qui in Trentino lasciarono anche più di una cicatrice ambientale e una scia di polemiche e brutti ricordi difficili da cancellare.
Il vecchio rifugio in un collage del 2022, ultima estate prima della ricostruzione.
La strada che dalla Val Nambrone sale fin a qui, ai 2.120 metri di quota è appunto una strada "idroelettrica" e quindi soggetta alle ondate polemiche e alle opposte spinte dei micro-interessi locali: dopo i cantieri la diatriba si è spostata fra chi la voleva aperta e chi la voleva chiusa. Tempi andati ma non troppo, visto l'affollamento estivo...
Il progetto presentato nel 2022. Vedremo che cosa ne uscirà.
👉I turisti che si spingono fin quassù lasciano l'auto e si limitano al giro dei due laghi di Cornisello, in un quadro ambientale solcato dalle tracce delle ruspe, il lascito industriale dell'ENEL degli anni Sessanta.

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