L'ignobile trattamento inflitto dal Duce a Ida Dalser, prima internata nel manicomio di Pergine e poi fatta morire in quello di Venezia.
L'isola di San Servolo a Venezia, che all'epoca ospitava un manicomio. "Mussolini in realtà aveva ammesso di avere avuto una relazione con la Dalser, riconobbe pure di essere il padre del bambino e si offrì di provvedere al suo mantenimento versando alla madre la somma di lire 200 mensili (non poco, per quel tempo)." Ma la Dalser rifiutò... [dal libro di M. Zeni "La moglie di Mussolini"] |
Marco Zeni "La moglie di Mussolini" Trento, Effe e Erre, 2005. |
👉La povera Ida Irene Dalser (Trento, 25 agosto 1880 – Venezia, 3 dicembre 1937) è stata una delle compagne di Benito Mussolini. Spremuta come un limone e buttata via come un cencio dal Duce del fascismo, che per silenziarla si avvalse della collaborazione attiva dei di lei parenti trentini... una storia ignobile terminata con l'assassinio per procura del figliolo Benitino, morto anche lui dopo essere stato sotterrato in un manicomio (morì nel 1942, cinque anni dopo la madre).
Ida Dalser, morta nel manicomio di Venezia nel 1937, e di suo figlio Benito nito Al- bino, morto nel manicomio di Mombello (Milano) nel 1942. |
Il sunto della incredibile storia, quando la farsa non si era ancora volta in tragedia. |
👉Poiché l’atto di nozze tra Mussolini e la Dalser non è mai stato trovato, bisogna ricorrere alle testimonianze. Nel suo libro, Marco Zeni scrive che un prete di Sopramonte, don Luigi Pedrolli, avrebbe confessato, negli anni Cinquanta, ad Antonio Zieger, bibliotecario del Comune di Trento, che l’annotazione dell’atto di matrimonio, nella parrocchia di Sopramonte, a margine dell’atto di nascita di Ida Dalser, sarebbe stata «strappata nel 1925 da gente interessata». E' automatico dedurne che il Papa e la Chiesa intera, nel 1925, si sarebbero resi complici di un sacrilegio, poiché è impossibile che un parroco non informi i superiori di una simile iniziativa coinvolgente, tra l’altro, il capo del governo in carica. Si dà però il caso che Ida Dalser non sia mai stata sposata con Benito Mussolini, come risulta dalla sentenza pronunciata dal Tribunale di Milano, presidente Giovanni Maria Antonioli, giudici Vincenzo Porro e Luigi Serra, nella causa promossa il 19 maggio 1916 da Ida Dalser, proprietaria di un salone di bellezza, contro Benito Mussolini, giornalista, per essere stata «sedotta e resa madre con promessa di matrimonio non mantenuta».
I tre protagonisti della triste vicenda. Nel fotomontaggio non compaiono i "collabo- ratori di Sopramonte, parenti della Dalser, tipo il Podestà di Sopramonte. |
👉La Dalser – è ampiamente provato – non dava tregua a Mussolini: scenate dinnanzi alla redazione del Popolo d’Italia quando il futuro Duce era a Milano, e poi alla presidenza del Consiglio dopo la chiamata a capo del governo il 28 ottobre 1922; lettere infuocate alle massime autorità dello Stato, al Re, al Papa. Le scenate in pubblico erano all’ordine del giorno. Anche i continui ricoveri in manicomio. Quanto al piccolo Benito Albino, fu affidato dal Duce alle cure del fratello Arnaldo, succedutogli alla direzione del Popolo d’Italia. Arnaldo Mussolini, a sua volta, sistemò dapprima il ragazzo presso uno zio materno, in Trentino. Benitino venne successivamente mandato militare in Cina ed infine fatto ricoverare in manicomio del milanese, ove morì.
👉Il libro scritto dal giornalista trentino Marco Zeni, fu pubblicato come libro-strenna della Cassa Rurale di Sopramonte (TN), nel 2000. Fu poi pubblicato per il largo pubblico nel 2005.
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