giovedì 21 agosto 2025

La storica malga Brenta Alta (Campiglio)

La Malga Brenta Alta è a quota 1.250 in Val Brenta, la valle che da Sant'Antonio di Mavignola sale verso il Brenta e punta al Rif. Brentei.
Dietro la mal da sinistra: Torre di Brenta, Sfulmini, Campanile Alto, Brenta Alta, Bocca di Brenta, Brenta Bassa, Cima Margherita, Tosa e Crozzon (foto di Moreno Borz). "Proprio al centro di tanta bellezza, imponente di fronte a noi si ergeva una roccia colossale, uno dei più prodigiosi monumenti delle forze della natura." (D.W. Freshfield)
Malga Brenta Alta si trova proprio al di sotto il Rifugio Brentei nella omonima breve
valletta che da sale dalla Valle di Campiglio puntando verso il cuore del Brenta cen-
trale, con il Crozzon di Brenta in bella evidenza.
Questa antica malga della Val Brenta si trova lungo il tradizionale percorso di accesso al nodo centrale del Gruppo, la via battuta dai pastori che portavano le pecore fin sulla scala di Brenta e successivamente dai primi alpinisti, protagonisti di quel turismo esplorativo di fine Ottocento che ha fatto la storia delle Dolomiti e dell'intero arco alpino.
Malga Brenta Alta era di proprietà delle Regole, gli statuti che disciplinavano l'uso collettivo dei beni comuni come boschi, prati, sorgenti e torrenti, ed è stata ricostruita nel 2003 ma il suo interno riesce ancora a
Quattro miei scatti del 2014, di ritorno dalla Bocchette Centrali.
restituire le atmosfere di un tempo. E' stata abitata dai pastori durante l'alpeggio estivo fino al 1949, ed ora è un semplice punto d'appoggio, un bivacco sempre aperto come riparo di emergenza.
👉Nei documentazione scritta locale il suo nome compare nel 1893 cioè parecchio tardi, quando ormai serviva anche come punto di appoggio per gli esploratori, topografi e pittori che avevano iniziato a frequentare la Val Brenta dalla seconda metà dell'Ottocento.
Una vecchia foto del 1949, quando era ancora in attività.
A dispetto del nome, non si tratta di una malga vera e propria, ma di un punto d'appoggio per i pastori delle pecore. Ciò spiega la mancanza dello stallone e della "casara" per la lavorazione del latte.
"Su questo austero soppalco assieme ai pastori dormirono anche i primi esploratori, topografi e pittori, molti dei quali inglesi (John.Ball, Francis Fox Tuckett, Amelia Edwards), che a partire dalla seconda metà dell'ottocento cominciavano a frequentare e far conoscere al mondo le straordinarie bellezze del Brenta."
(Moreno Borz, blog Vecchiescarpe).

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