La Malga Brenta Alta è a quota 1.250 in Val Brenta, la valle che da Sant'Antonio di Mavignola sale verso il Brenta e punta al Rif. Brentei.
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Dietro la mal da sinistra: Torre di Brenta, Sfulmini, Campanile Alto, Brenta Alta, Bocca di Brenta, Brenta Bassa, Cima Margherita, Tosa e Crozzon (foto di Moreno Borz). "Proprio al centro di tanta bellezza, imponente di fronte a noi si ergeva una roccia colossale, uno dei più prodigiosi monumenti delle forze della natura." (D.W. Freshfield) |
Malga Brenta Alta era di proprietà delle Regole, gli statuti che disciplinavano l'uso collettivo dei beni comuni come boschi, prati, sorgenti e torrenti, ed è stata ricostruita nel 2003 ma il suo interno riesce ancora a
restituire le atmosfere di un tempo. E' stata abitata dai pastori durante l'alpeggio estivo fino al 1949, ed ora è un semplice punto d'appoggio, un bivacco sempre aperto come riparo di emergenza.
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Quattro miei scatti del 2014, di ritorno dalla Bocchette Centrali. |
👉Nei documentazione scritta locale il suo nome compare nel 1893 cioè parecchio tardi, quando ormai serviva anche come punto di appoggio per gli esploratori, topografi e pittori che avevano iniziato a frequentare la Val Brenta dalla seconda metà dell'Ottocento.
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Una vecchia foto del 1949, quando era ancora in attività. |
"Su questo austero soppalco assieme ai pastori dormirono anche i primi esploratori, topografi e pittori, molti dei quali inglesi (John.Ball, Francis Fox Tuckett, Amelia Edwards), che a partire dalla seconda metà dell'ottocento cominciavano a frequentare e far conoscere al mondo le straordinarie bellezze del Brenta."
(Moreno Borz, blog Vecchiescarpe).
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