giovedì 10 gennaio 2013

Il modesto Monte Biaena, tra lo Stivo e Rovereto

E' una cima minore, sempre trascurata a vantaggio del vicino Monte Stivo che con il suo panorama circolare s'impone di prepotenza. escursioni_invernali
L'alta Val di Gresta e il paese di Ronzo Chienis visti dal Monte Biaena.
Ma nei mesi invernali come questi, con poca neve, giornate brevi e tempo ballerino cimette così possono diventare interessanti.
Dal parcheggio auto, poco lontano da Passo Bordala, sono solo 400 metri di dislivello. Tutte le foto e anche la relazione sono di Gigi.

La lunga dorsale Monte Stivo-Monte Bondone vista dal sentiero di rientro.
Vedi le altre foto in Picasa Web Album.
Dal Passo Bordala s’imbocca la strada asfaltata per Malga Somator seguendola fino a un bivio con un parcheggio. Un segnavia indica il M. Biaéna a destra mentre noi saliamo seguendo le indicazioni per Malga Somator. La strada conduce in salita fino a 1.330 metri per poi calare alla Malga dove, proprio di fronte a quest’ultima, inizia il sent. 673; sentiero classificato EE con tratti attrezzati.
Scarica la traccia GPS da EveryTrail.
Il sent. sale subito ripido per poi pianeggiare arrivando in un bel punto panoramico (tavolo e panche) da dove riprende l’erta giungendo alla cresta sud/est del sovrastante M. Biaéna. Il sent. 673 segue tutta l’articolata cresta, tenendosi quasi sempre fuori dai ripidi boschi che abbiamo a destra, con un paio di perdite di dislivello e ampli panorami sul Trentino orientale (dal Lagorài a C. Carega) e la sottostante Val dell’Adige.
Nella parte alta del percorso troviamo da 1.500 metri circa in avanti il primo dei tre tratti di sentiero attrezzato; l’ultimo spezzone oltre al cavo metallico
si serve di alcune staffe. Tratti non difficili, grazie all’esposizione favorevole a SE della cresta ma da fare con attenzione
che crescerà secondo la quantità di neve e delle condizioni della stessa.
Il panorama salendo regala anche viste parziali sul Trentino occidentale e, una volta raggiunta l’ampia cima uscendo dal bosco, diventerà veramente splendido e a 360°. La vista migliore si ha dal cocuzzolo sormontato da un alto e sottile paletto metallico, base di una piccola stazione meteorologica. Davanti a noi abbiamo l’altopiano di Brentonico, il M. Altissimo di Nago con uno spicchio di M. Baldo; a destra ecco le Alpi di Ledro con una porzione del sottostante Lago di Garda, segue il gruppo dell’Adamello-Presanella, dove spiccano la perfetta piramide del Carè Alto e la Presanella con la sua scintillante Vedretta di Nardìs, la Catena dello Stivo – Bondone conclude a occidente. Segue la profonda Val dell’Adige con la città di Rovereto ai nostri piedi. Inizia poi il Trentino orientale con Lagorài, i monti di Trento (Marzola e Vigolana) dietro di cui spunta C. Portule con l’Altopiano delle Vezzene, ancora il M. Finonchio, ridotto a un puntaspilli di antenne, infine il Pasubio, il M. Zugna, il M. Cornetto, il M. Baffelan e infine il gruppo di C. Carega.
Dalla cima scendiamo costeggiando il bosco giungendo alla vicina Capanna Biaèna del Gruppo Sat della Val di Gresta; a destra precipita un sentiero che, in breve ci conduce al bivio con il set. 671. Si prosegue a destra con quest’ultimo calando con buona pendenza e trovando il primo tratto attrezzato dei quattro che caratterizzano il tracciato.
Il secondo spezzone, pochi metri, lo superiamo in corrispondenza di un ponticello di legno e una paretina di roccia aggettante per poi scendere ancora di poche decine di metri e troviamo l’inizio del tratto attrezzato più lungo. Qui il cavo ci aiuta a superare un traverso su terreno ripido e aperto dove il sentiero diventa stretto. Ripresa la discesa, dopo non molto, lasciamo alle spalle anche l’ultimo, breve, spezzone di cavo. Finalmente il sentiero diviene meno insidioso per poi farsi pianeggiante in loc. Faea. Si prosegue ora con un sentiero largo che diventa più ripido e termina su di una comoda e pianeggiante strada forestale che seguiamo alla nostra destra.
Ora senza problemi di sorta raggiungiamo prima un bivio (a sinistra si scende al ristorante La Baita) dove giriamo a destra arrivando quasi subito al parcheggio sulla strada per Malga Somator. Da qui non rimane che percorrere a ritroso il cammino già fatto e tornare al Passo Bordala.

Dislivelli e tempi:
Difficoltà : EE
Dislivello : + 405 m
Passo Bordala – M. Biaéna h 1,45
M. Biaéna – Passo Bordala h 1,30
Tempo totale                       h 3,15

Quote:
Passo Bordala m 1.253
Quota m 1.330
Malga Somator m 1.310
Quota m 1.450
Quota m 1.440
Quota m 1.550
Quota m 1.540
Monte Biaéna m 1.618
Capanna Biaéna m 1.550
Bivio sent. 671 m 1.520
Loc. Faea m 1.400
Bivio sent.671/forestale m 1320

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