giovedì 27 febbraio 2014

Pizzo Alto (Lagorai)

Escursione di inizio inverno nei Lagorai meridionali, in fondo alla Val dei Mocheni.
Le montagne dell'alta Val dei Mocheni osservate dal Pizzo Alto. Sullo sfondo si intravedono le creste delle Dolomiti fassane.
Salendo al Pizzo Alto: l'ampio panorama  che si apre verso occidente. In primo
piano il profilo boscoso del Dosso di Costalta, altra meta facile e panoramica.
Vedi le altre foto in Picasa Web Album.
Foto, quote e testi sono di Gigi, che c'è stato prima di Natale. Io ci ho messo solo la vista del tracciato ricalcato su una cartina e poi incollato in Google Earth. Gli lascio la parola.
Il tracciato in Google Earth.
In sintesi si tratta di un’escursione abbastanza semplice, un po’ faticosa perché quasi tutta con buona pendenza, che conduce a una cima con un bel panorama. Tutto dipende ovviamente dalle condizioni del manto nevoso, in caso di presenza di neve dura i ramponcini sono essenziali nell’ultimo tratto. Nel caso di condizioni particolarmente sfavorevoli con presenza di ghiaccio se non avete con voi ramponi da ghiacciaio lasciate andare. Il Pizzo Alto sarà ancora lì, meglio ritornare che non tornare mai più! Buon cammino e Buon Natale!

Quote e dislivelli:
Quota di partenza/arrivo: m 1.400
Quota massima raggiunta: m 2.264 (Pizzo Alto)
Dislivello assoluto: + 864 m
Parcheggio-Pizzo Alto: 2:45 ore
Pizzo Alto-Parcheggio: 2:00 ore
Tempo totale netto: 4:45 ore AR
Lunghezza: 8,6 chilometri
Difficoltà: T–E
Cartografia: Kompass 1:25.000 n° 626 Catena del Lagorài – Cima d’Asta

Descrizione del percorso:
lasciato il parcheggio, si segue l’asfalto fino al vicino tornante per poi salire a destra seguendo il segnavia n° 325 della SAT (Società Alpinisti del Trentino). Il sentiero, dopo non molto, s'innesta in una strada asfaltata che dobbiamo seguire. Giungiamo così allo sbocco della Val Laner, dove il T. Laner forma una bella cascata, in inverno ovviamente ghiacciata del tutto o quasi. Proseguendo saliamo lungo la strada finché, poco prima del Museo-Miniera “Gruab va Hardimbl”, troviamo i segnavia che ci fanno deviare a destra e scendere a valicare un piccolo corso d’acqua. Ora inizia la salita che, passando accanto a una vicina e brutta costruzione perennemente chiusa, ci guida attraverso una zona aperta in direzione di un bosco di conifere. Giunti nella vegetazione d’alto fusto la salita si fa più ripida per poi arrivare nella conca che ospita il bel Lago d’Erdemolo e l’ex rifugio Erdemolo ora chiuso e in teoria in vendita. Visto il prezzo folle richiesto dalla proprietà, mi sa che rimarrà chiuso fino a cadere su se stesso; cosa si dice riguardo ai Nonesi? Vuoi vedere che in questa valle non è solo la Giunta Comunale a condividere il triste primato!
Dal lago d’Erdemolo ora si sale il ripido pendio a destra arrivando così sulla cresta di NNE del Pizzo Alto che ora dovremo seguire al meglio. Ovviamente se trovate la pista già battuta buon per voi, altrimenti dovrete mettere in conto un po’ più di fatica secondo le condizioni della neve. Comunque sia, traccia o no, cercate di tenervi un poco alla vostra sinistra per salvaguardarvi da eventuali cornici di neve. Quando si arriva sotto quella che sembra la Cima, conviene abbandonare la cresta, piegando a sinistra, per poi salire alla vera cima riavvicinandoci alla cresta. In questo tratto occorre attenzione per via dell’esposizione, infatti, un’eventuale scivolata si terminerebbe al sottostante lago d’Erdemolo quindi… consiglio caldamente l’uso dei ramponcini, cosa che vi eviterà di arrivare in cima con il fondoschiena a chiusura stagna per l’apprensione. La discesa avviene per la via di salita e in questo caso oserei dire che l’uso dei ramponcini è d’obbligo. Volendo si può decidere di scendere alla Forcella del Lago e da lì al lago d’Erdemolo. La discesa è breve ma da fare ancora con estrema attenzione.

Come arrivare:
Da Pergine in Valsugana si sale tutta la Val dei Mòcheni sino a Palù del Fersina/Palai en Bersntol proseguendo poi verso la loc. Tasainer. Dopo breve si arriva al divieto di transito e al sottostante ampio parcheggio che, nella stagione estiva è a pagamento al costo di ben 6€, direi prezzo esorbitante a essere buoni. In Trentino corre il detto che gli abitanti della Val di Non siano degli avaracci, sembra che abbiamo dei buoni rivali nelle giunte comunali della cosiddetta Valle Incantata.

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