sabato 3 maggio 2014

L'appartato Monte Totoga (Lagorai)

Il piccolo e periferico sperone roccioso che guarda dall'alto la confluenza del Vanoi nel Cismon è oggi invaso dalla vegetazione.
E' l'estremo avamposto dei Lagorai orientali e guarda dall'alto la Valle del Vanoi, una delle più solitarie del Trentino.
Dal Totoga (m 1.705) si ha una visione completa del Monte Coppolo, (m 2.069),
la montagna di Lamon, che con la sua cresta frastagliata segnala la fine delle
grandi cime dei Lagorai e nasconde alla vista i monti della Valsugana.
E' stato il campo di gioco di Maurizio Zanolla, in arte Manolo, uno che negli anni Ottanta faceva l'acrobata appeso ai polpastrelli, come altri della sua generazione: Heinz Mariacher, Luisa Jovine, Patrick Berhault, Catherine Destivelle e i tanti grandi protagonisti di una stagione trascorsa.
La traccia in Google Earth.
La sommità è tondeggiante e si affaccia sul solco del Vanoi, sul suo esuberante torrente che scivola giù dal Passo di Cinque Croci e separa il massiccio di Cima d'Asta dalla lunga e articolata catena di Lagorai.
Per salirlo bisogna prima arrivare al Passo Gobbera, l'antico transito che univa il Tesino, l'isolato Vanoi e la ricca, mineraria conca del Primiero.
La zona è avvolta da una rete di percorsi stratificati nel tempo, antiche vie di comunicazione medioevali, strade militari della WW1, sentieri della SAT, scorciatoie e sentieri d'uso locale e infine strade forestali di recente ideazione, che passano sopra a tutto il resto. Il tutto accompagnato da una segnaletica altrettanto varia e stratificata. La salita si svolge nel bosco e non è difficile ma, viste le premesse, sconta qualche problema di orientamento.
Non esistono cartine aggiornate, la strada giusta, la via più naturale, non si trova ma si intuisce o, al peggio, si indovina. E' una di quelle situazioni in cui il GPS torna davvero utile, almeno per fare il punto (ma ricordarsi di portarlo).

Dati del tracciato:
Quota di partenza: m 984
Quota di arrivo: m 1.705
Quota massima raggiunta: m 1.705
Dislivello assoluto: m +721
Dislivello cumulativo in salita: m 881
Dislivello cumulativo in discesa: m 889
Lunghezza con altitudini: km 14,8
Tempo totale netto: ore 4:45 AR
Difficoltà: E-EE

Descrizione del percorso:
dal nucleo abitato del passo si stacca, sulla sinistra del parcheggio (m 985), una strada forestale (SAT 345) che transita davanti una calchera restaurata e poi taglia in orizzontale il versante orientale del Totoga trasformandosi in mulattiera. Si abbandona il tratturo pianeggiante prendendo a destra il sentiero (tabelle) che sale ripido a tratti intagliato nella roccia e transita sotto il roccione verticale della palestra di roccia.
Da qui in avanti il sentiero, spesso lastricato o gradinato nella roccia ed anche assistito da corrimano in legno, non va più d'accordo con le cartine (Kompass e 4Land) sicchè lascio la parola al tracciato GPS. Una raccomandazione: giunti al 48° tornante (tabella) della ex-militare che rimontava il versante occidentale del Totoga dal fondovalle, prendere a sinistra e non (come fatto da noi) a destra. Così si eviterà di infognarsi nell'intrico di vegetazione che ha invaso il tracciato militare e, transitando dal Bivacco Forestale "San Gualberto" (m 1.565), si risalirà più comodamente il pendio che porta alla cupola prativa di vetta. Nonostante il GPS, la discrepanza tra quanto è segnato in mappa e ciò che si ha davanti al naso ci ha portati a prendere una ripida e scivolosa scorciatoia che non raccomando. Molto meglio rifare la via seguita in salita...

Come arrivare:
la strada più breve per il Passo Gobbera è quella che si dirama dalla statale del Rolle all'altezza di Imer. Il parcheggio è situato tra le case del passo, appena spostato sul versante del Vanoi.

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