giovedì 21 marzo 2019

Le luganeghe trentine: meglio fresche o da taglio?

In Trentino le massaie, i macellai e i banconisti della Coop si intendono perfettamente. Sanno bene che quella fresca è rosea, grassoccia, corta e morbida, e che la versione da taglio è molto più rinseccolita, e scura,
mangiare in montagna
Luganega fresca cotta nei crauti. Corta e grassoccia come un Cervelat svizzero, il
quale però è un Würstel e perciò non può essere confuso con una salsiccia.
dura e compatta, adatta al tagliere.
Quelle fresche transitano dalla cucina per ricomparirne in compagnia di polenta e crauti, o scottate alla brace.
Invece quelle stagionate, o "da taglio", sono destinate, come dice il nome, al classico tagliere delle merende montanare.
Secche o da taglio che siano, sono entrambe  saldamente incardinate nella tradizione locale.
L''impasto é medio-grosso e si ottiene dalla carne e dal grasso di maiale. E' aromatizzato con sale, pepe ed aglio.
mangiare in montagna
La luganega da taglio appartiene di pieno diritto alla tradizione alpina del Brettljause, la merenda sul tagliere in uso nelle terre asburgiche. La merenda sul tagliere era l'ABC della socialità alpina, una regola che valeva sia per le terre alte della Lombardia che per quelle del Veneto (territori perduti rispettivamente nel 1859 e nel 1866) che nel Trentino-Sudtirolo e nel Friuli.

Nessun commento:

Posta un commento