In Val Venosta, sopra Silandro e Lasa, dove si estrae un marmo bianchissimo.
L'ex Albergo dei Minatori di proprietà della cava ed oggi chiuso. Sullo sfondo i monti della Val Venosta, con l'intaglio della valle di Silandro (la via seguita dei primi coloni dell'alta Val Senales, che scendevano a Kurzras/Corteraso scavallando al Taschenjochl/Passo di Tasca, dove oggi c'è solo un bivacco, dopo che il vecchio rifugio Heilbronnerhütte/Rifugio Verona è stato dismesso e abbattuto). |
In basso a sinistra Silandro, poi il tratto di valle fino alla conca meranese. |
Siamo su una cresta erbosa molto panoramica che sta sotto la Croda di Jenne e la Orgelspitze/Punta di Lasa.
Separa la Val Martello dalla Val Venosta e regala a chi la percorre grandi panorami e poca fatica.
Per raggiungerla da Silandro passiamo dal paesino di Covelano e poi, con lunga salita su strada stretta e ripida ma asfaltata arriviamo al Hasl Hof/Maso delle Nocciole, dove c'è anche un bar-ristorante con parcheggio e dove si lascia l'auto.
L'ingresso di una cava di marmo di Covelano, a quota 2.000 circa. |
👉All'inizio il percorso si snoda nel bosco e poi esce all'aperto poco e si dirige verso il punto di ristoro di Malga Covelano (Göflaner Alm).
Qui inizia il sentiero per la forcella di Covelano (Göflaner Schartl).
👉Noi, tuttavia, seguiamo l'ampia strada di servizio alla cava di marmo e ci arriviamo un po' per curiosità e un po' per sbaglio, passando accanto ai vecchi dormitori dei minatori.
Qualche foto ai blocchi di questo bianchissimo di Lasa e riprendiamo la via per la cresta che si estende dalla Forcella di Covelano (m 2.396) alla Forcella della Croce (m 2.053) tra panorami infiniti a nord e a sud. Poi in discesa fino all'auto.
Scendendo verso la Kreuzjochl/Forcella della Croce, lungo la via di cresta che ci riporterà all'auto. In basso a sx le case di Silandro, con l'intaglio della valle omonima con i masi alti serviti dai Waale. In fondo a dx lo sbocco della Val Venosta nella conca di Merano. |
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