Questa piccola costruzione in pietra si trova allo Taschljöchl/Giogo di Tasca, lungo l'antica via di transito fra Val Venosta e la Val Senales.
Dal Giogo di Tasca lo sguardo si apre verso Nord sulle Ötztaler Alpen, dominate dai 3.738 metri della Weisskugel/Palla Bianca (qui fra le nuvole). Il percorso seguito dai coloni che si inerpicarono per la vallata di Silandro per stabilire nuovi insediamenti permanenti nell'alta Val Senales passava da qui. Molti di questi masi sono tutt'ora abitati ed attivi. |
La selletta di quota 2.794 dove sorgeva il rifugio Heilbronner Hütte e dove oggi è situato l'omonimo bivacco, una piccola costruzione in pietra con due soli posti letto.
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Siamo sull'antica pista tracciata dai coloni baiuvari e poi seguita per secoli fino all'Ottocento.
Eh già, la colonizzazione di questa lunga e aspra Val Senales avvenne proprio attraverso questo transito alto poichè l'accesso da Naturno era impedito dalla pericolosa forra rocciosa guardata da Castel Juvale.
I primi coloni di Kurzras/Maso Corto e dintorni giunsero da Silandro passando da qui, e questa era pure la via seguita dalle greggi di pecore nella loro transumanza annuale
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verso i vasti pascoli situati in territorio austriaco.
👉Il passaggio rimase più frequentato di oggi anche in un passato meno remoto, quello del turismo esplorativo e alpinistico di fine Ottocento, quando qui venne costruito un rifugio alpino i cui ruderi sono tutt'ora visibili nel piccolo slargo prospiciente il bivacco.
E fino all'apertura della strada di fondovalle passavano da qui anche i morti di Maso Corto per la sepoltura a Covelano. Se le
persone morivano in inverno, venivano lasciate nelle soffitte fino a che le vie d’alta montagna non diventavano nuovamente percorribili.
persone morivano in inverno, venivano lasciate nelle soffitte fino a che le vie d’alta montagna non diventavano nuovamente percorribili.
👉Oggi il bivacco viene raggiunto facendo base al maso Obergerstgras (poco a sud di Maso Corto) passando poi dalla Berglalm, che è un simpatico punto di ristoro, ed inerpicandosi infine per le ripide pendici orientali della Berglspitze fino alla selletta del Taschljöchl/Giogo di Tasca. Da qui, con breve traverso orizzontale, si arriva alla selletta gemella di quota 2.794 dove è situato il bivacco.
Quote e dislivelli:
Quota di partenza/arrivo: m 1.788 (maso
Quota massima raggiunta: m 2.800
Dislivello assoluto: m 1.012
Dislivello cumulativo in salita: m 1.188
Dislivello cumulativo in discesa: m 1.183
Lunghezza con altitudini: km 9,6
Tempo totale netto:
Difficoltà: EE
Descrizione del percorso: dal parcheggio si sale nel bosco dietro il maso-albergo seguendo il sentiero AVS 13. Giunti al bivio di quota 2.170 si prende a sinistra lungo l'AVS 14 giungendo in breve al ristoro della Berglalm (m 2.214). Da qui si prende il sentiero AVS 5 fino al Giogo di Tasca (m 2.765). Un brevissimo traverso orizzontale porta al bivacco (m 2.794). La discesa avviene invece lungo il sentiero AVS 4 che con le sue ripide serpentine scende fino a quota 2.230; qui il tracciato GPS abbandona il sentiero segnato per prendere una scorciatoia tra prati e bosco che consente di arrivare più in fretta al sentiero AVS 14 che corre in orizzontale verso la Berglalm e che abbandoneremo prima di giungere alla malga-ristoro per prendere a sinistra in discesa lo stesso sentiero AVS 13 già seguito durante la salita.
Il passato rifugio Heilbronner venne costruito nel 1909 per iniziativa dell'allora presidente della sezione Heilbronn del club alpino austro-tedescio (DÖAV), Peter Bruckmann. Disponava di 20 posti e fu inaugurato il 19 luglio 1910. Nei successivi tre anni, la rete di sentieri venne ampliata, e venne anche migliorata la mulattiera che da 800 saliva da Silandro al passo Taschljöchl. Nel 1919 tutti i rifugi sudtirolesi vennero espropriati e passati al CAI. Da allora il rifugio (noto come Taschljöchlhütte) si chiamò Rifugio Verona o Rifugio Colle di Tasca. L'edificio venne distrutto nel 1932 da un incendio e i suoi ruderi si trovano di fronte al bivacco che ne porta il nome.
Si tratta di una piccola costruzione in pietra utile in caso di maltempo. Dispone di panca, tavolo e due posti letto su tavolato. Non ci sono nè materassi nè acqua.
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