venerdì 4 aprile 2014

Il Col di Lana in veste invernale

Noto più per i suoi trascorsi di guerra che per le qualità alpinistiche, questo monte è piazzato al centro di un panorama dolomitico strafigo.
Col di Lana
Guardando a nord dalla cima del Col di Lana: sulla sinistra le rocce scure del monte Sief e a destra quelle delle Pale. Sullo sfondo le guglie del Sett Sass completamente appiattite sulle Conturines, poi il gruppo di Fanes e infine le Tofane all'estrema destra. La prima linea avanzata austriaca si spingeva sin qui arrivando dal Passo di Valparola, passando dal Sett Sasse e dal Monte Sief ed è facilmente indovinabile sotto la neve. E proprio in un ridotto sul Sief combattè il tenente Ljudevit Pivko, che poco tempo dopo si rese protagonista del clamoroso Fatto di Carzano (il mondo era piccolo già allora?).
Gigi si avvia verso il cratere lasciato dalla mina che ha fatto entrare il Col di
Lana nell'immaginario collettivo assieme agli altri luoghi-simbolo della
prima guerra mondiale: Ortigara, Bainsizza, Pasubio, Caporetto, eccetera.
Quando arriviamo in cima la neve abbondante ammorbidisce l'orlo del cratere lasciato dalla grande mina italiana della primavera del 1916. L'esplosione polverizzò il versante nord-est della cima e si portò via metà del contingente austriaco; oggi il grande cono rovesciato è riempito dalla neve e assomiglia a un catino, un'infossatura del terreno.
Scarica la traccia GPS da Wikiloc.
Da quassù il giro d'orizzonte comprende cime e gruppi tra i più blasonati: la Marmolada, il massiccio del Sella, le tre Tofane, il Pelmo, la Civetta, le Dolomiti di Fanis...
La salita con le ciaspole non è difficile ma una volta usciti dal bosco la pendenza si fa sentire.
In discesa, se la neve non tiene e si rischiano scivoloni, è bene togliere le ciaspole perchè verso est pendenza ed esposizione si fanno pericolose...

Quote e dislivelli:
Quota di partenza/arrivo: m 1.676 (frazione Palla)
Quota massima raggiunta: m 2.452 (Col di Lana)
Dislivello assoluto: m +776
Dislivello cumulativo in salita: m 874

Dislivello cumulativo in discesa: m 850
Lunghezza con altitudini: km 8,9
Tempo totale netto: ore 4:00 AR
Difficoltà: E-EE

Descrizione del percorso:
dal parcheggio (m 1.680 circa) si stacca sulla sinistra una forestale che si segue senza problemi fino all'ex-rifugio alpino "Pian della Lasta" (m 1.810). Si prosegue uscendo dal bosco a quota 1.950 circa. Si prosegue in campo aperto con percorso intuitivo zigzagando lungo la linea di massima pendenza. A quota 2.200 si toccano le roccette affioranti del "Cappello di Napoleone". A pochi metri dalla cima si tocca dapprima il bivacco"Battaglione Cadore" (tavolo e panche con 4 reti a castello, tre materassi, niente coperte nè cuscini) e poi la chiesetta, entrambi in legno. La vetta è a quota 2.452.

Come arrivare:
bisogna raggiungere Pieve di Livinnalongo, lungo la strada Pordoi-Falzarego. Dal paese si stacca una stradina stretta e ripida che sale alla frazione di Palla, dove c'è un piccolo parcheggio.

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